Axitea: per la tutela degli operatori di sicurezza, necessario impegno tra pubblico e privato

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Mercoledì 5 Aprile 2023, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 16:00

Parliamo di vigilanza privata con Marco Bavazzano, CEO di Axitea, Global Security Provider per la sicurezza fisica e la sicurezza informatica, e in particolare delle misure welfare approvate per la tutela del personale. In un momento in cui a livello nazionale continuano le manifestazioni per il mancato rinnovo dei CCNL

“Nel 2014 Axitea era in crisi, stava entrando in procedura di concordato preventiva in continuità aziendale, bisognava praticamente solo consegnare i libri in tribunale. Ma grazie ad un turnover manageriale e al rinnovato investimento del Socio, un fondo di private equity, abbiamo creato le condizioni per un rilancio dell’azienda e non abbiamo toccato un solo posto di lavoro. La storia di Axitea inizia in questa difficile circostanza quindi, e se la società è considerata dai dipendenti come una famiglia, lo si deve proprio a questo salvataggio, per il quale è stata fatta un’azione di salvaguardia per tutelare il personale”. Così inizia il confronto con Marco Bavazzano CEO di Axitea, a ribadire l’impegno portato avanti ormai da quasi dieci anni. Con lui ci siamo confrontati sul presente, in agitazione…(leggi la rassegna stampa sul tema).

Gli scorsi giorni a Roma, hanno diffuso una campagna di comunicazione sui bus dal titolo incisivo “Chi protegge, chi protegge?” che riporta l’attenzione sulla mancanza di tutele degli operatori impegnati nella sicurezza. Di quale categoria stiamo parlando e perché questo focus, qual è il problema?

Questo problema contrattuale riguarda principalmente gli operatori fiduciari, i portieri, che si trovano ad avere sul mercato una retribuzione molto bassa, al di sotto dei mille euro. La comunicazione tende a confondere, e a comprendere, anche le guardie giurate che in realtà hanno sì dei minimi ma sono tuttavia superiori a quelli degli operatori fiduciari.

Numerose le manifestazioni previste in questi giorni. Cosa ne pensa della reazione dei sindacati Filcams Cgil e Fisascat Cisl che al mancato rinnovo dei contratti hanno risposto lanciando una class action finalizzata alla disapplicazione delle tabelle retributive? Cosa significa e che effetti avrebbe?

È una class action che riguarda i servizi degli operatori fiduciari, settore che come anticipavo è il più critico rispetto all’inquadramento. Dispiace che si sia generata una situazione di conflitto, da parte di Axitea, in rapporto con l’associazione ASSIV (Associazione Italiana di Vigilanza e Servizi Fiduciari ndr) alla quale siamo iscritti, stiamo facendo il possibile per ottenere questa stipula che vogliamo sia risolutiva.

In questo orizzonte di agitazione, qual è stata la risposta di Axitea per offrire tutele che lo Stato non sta garantendo? Leggevo del riconoscimento, a partire da marzo e fino a fine anno, in maniera indipendente e anticipata di alcune condizioni contrattuali migliorative che avranno effetto su quasi due terzi del proprio personale: a 909 GPG (guardie particolari giurate) spettano 52,4 €/mese di benefit, e a 39 fiduciari della filiale di Milano spettano 122.35 €/mese lordi in più.

Come anticipavo, Axitea, insieme ad altri operatori, si è impegnata con l’associazione che la rappresenta, l’ASSIV per il raggiungimento di un accordo contrattuale.

Nell’attesa di questo raggiungimento, e in sintonia con il socio, abbiamo provveduto, in questo scenario inflattivo, a dare un segnale autonomo alle nostre persone. A inizio 2022 siamo riusciti a chiudere la procedura di concordato preventivo relativa al momento di crisi del 2014 e, avendo tirato una boccata d’ossigeno, abbiamo ritenuto opportuno fare questo intervento rivolto sia alle guardie giurate che agli operatori fiduciari mutuandolo con le dovute specifiche per gli uni e per gli altri e formalizzandolo con il plauso dei sindacati.

Quant’è importante l’interlocuzione tra pubblico e privato? Il privato può farne a meno?

Dobbiamo continuare a lavorare in maniera congiunta, in questo ambito i problemi sono enormi. Le gare emesse dalle stazioni appaltanti del mondo pubblico che riguardano questi servizi sono sempre al miglior prezzo ma la qualità è piuttosto bassa. C’è stata una discesa drammatica per il prezzo orario di questi servizi negli ultimi dieci anni, valori vicini a quelli di costo che non permettono margini di miglioramento per la retribuzione del lavoratore. Forte riduzione e forte pressione che si associano alla richiesta, legittima, di alzare le retribuzioni; aspetti che dovrebbero essere presi in considerazione complessivamente, a 360°, e questo non sta avvenendo.

Fate ricorso a dei tool specifici, survey, per analizzare le esigenze del personale?

A partire dal 2021 abbiamo iniziato a lavorare con Great Place to Work Institute Italia; abbiamo dato la possibilità a tutti i nostri colleghi di esprimere la propria opinione sul livello di soddisfazione lavorativa, sul rapporto con il capo e con i colleghi prendendo in considerazione aspetti quali la credibilità, il rispetto, l’equità, il senso di appartenenza, la collaborazione e il livello di innovazione. L’iniziativa è stata molto apprezzata, e, fin dal primo anno, l’adesione è stata molto soddisfacente. La raccolta e l’analisi delle risposte ci aiuta a identificare i modi specifici per fare di Axitea un eccellente luogo di lavoro.

Veniamo al recente ottenimento della certificazione “Great Place to Work”, quale sono le misure di welfare che contraddistinguono, e premiano, Axitea?

Questi risultati si raggiungono perché in azienda si respira un clima positivo che diffonde una conseguente cultura di attaccamento alla realtà per la quale si lavora. Nella prima rilevazione Great Place to Work emergevano due punti di forza: la credibilità del management, figlia della superata crisi e salvataggio del 2014, e l’orgoglio individuale, di appartenenza al gruppo, e all’azienda stessa. I nostri driver puntano infatti sulla sostenibilità sociale e sono di riferimento per lo sviluppo del business. Nella prima rilevazione era emerso come area di debolezza quella della coesione, relativa al tipo di lavoro, la guardia giurata opera del resto di notte e da sola, tuttavia abbiamo cercato di trovare soluzioni come feste di Natale su tutto il territorio che coinvolgessero il maggior numero di colleghi possibile, abbiamo anche fatto attività di team building presso il nostro partner Benetton Rugby con i giocatori della squadra. Grazie a queste iniziative, nella seconda rilevazione, i livelli di coesione sono infatti cresciuti con punteggi migliori. Altro elemento positivo negli indici, è la diversity&inclusion. Su 1600 dipendenti, 20% sono donne e 80% uomini. Nonostante la tipologia di lavoro sia fortemente maschile, abbiamo riscontrato una tendenza alla crescita di occupazione femminile, non significativa ma in aumento nel 2022 dello 0.30%.

Lucia Medri

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