A.I.G.I Giuristi di Impresa: la formazione deve essere continua e integrante per la professione

A.I.G.I Giuristi di Impresa: la formazione deve essere continua e integrante per la professione
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Lunedì 11 Luglio 2022, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 12:00

A.I.G.I. l’Associazione Italiana Giuristi di Impresa chiede che la formazione diventi parte integrante del percorso professionale attraverso una valutazione annuale e triennale

Da tempo A.I.G.I. l’Associazione Italiana Giuristi di Impresa lavora e chiede di valorizzare e qualificare maggiormente la figura del giurista di impresa, attraverso uno schema proprietario che definisca i requisiti relativi alla sua attività professionale e li certifichi attraverso una attestazione ad hoc, rilasciata da organismi accreditati. La formazione del giurista di impresa punta anche a diffondere principi di inclusività, sostenibilità e innovazione. Quest’ultima diventa un fattore indispensabile per il lavoro di interfaccia continuo con realtà esterne, più che mai necessario per un approccio di in-house counseling. Il traguardo ora è vicino grazie a uno strumento che si inserisce all’interno del quadro regolamentato per la Certificazione delle Professioni non organizzate in ordini o collegi (in base alla legge n. 4 del 2013) e che finalmente potrà dare un legittimo riconoscimento a una funzione ormai diffusa e fondamentale nella governance del tessuto produttivo ed economico.

La durata della certificazione è stabilita in 3 anni. Durante questo periodo è svolta una valutazione annuale per garantire l’aggiornamento e l’evoluzione delle conoscenze, abilità e competenze necessarie oltre al mantenimento dell’esercizio della professione di giurista d’impresa.

La valutazione annuale e triennale garantisce una continua formazione del candidato attraverso convegni, seminari, webinar, corsi di perfezionamento o di alta formazione specialistica (anche erogati da AIGI), nonché, laddove applicabile, lo svolgimento di docenze in materie giuridiche. In sede di mantenimento o di rinnovo della certificazione, il soggetto potrà candidarsi per l’ottenimento della certificazione relativa al profilo professionale superiore a quello già in suo possesso (upgrade), previa valutazione dei requisiti e svolgimento di prova d’esame.

Secondo Giuseppe Catalano, Presidente AIGI: “la certificazione rappresenta la conferma di una professionalità e uno strumento che, nel mercato del lavoro di oggi, valorizza e favorisce la selezione del personale.

Garantisce, inoltre, la massima visibilità e riconoscibilità dell’in-house counsel in ambito aziendale, con l’attestazione delle hard e soft skills del professionista, che possono essere inserite in un processo di talent management aziendale. Infine garantisce e assicura quella formazione continua, necessaria allo svolgimento dell’incarico. Una definizione delle competenze e dell’identità stessa del giurista d’impresa che va a vantaggio di una professione destinata a diventare sempre più strategica nella protezione degli interessi delle aziende, nel rispetto della compliance e nella gestione del rischio”.

In questo senso la certificazione valuta anche la costante evoluzione delle conoscenze del candidato e lo fa in diversi modi. In particolare i criteri di mantenimento annuale della certificazione nel corso del triennio di validità prevedono, in via alternativa tra loro, che il soggetto abbia:

  • partecipato ad almeno 4 convegni/webinar/seminari di aggiornamento in materie giuridiche
  • frequentato un corso di perfezionamento/alta formazione/formazione specialistica o Master in materie giuridiche
  • svolto docenza in materie giuridiche presso enti di formazione accreditati e riconosciuti

“La formazione e la valutazione continua, valutata annualmente da un ente certificatore accreditato, hanno come obiettivi quello di garantire l’aggiornamento e l’evoluzione delle conoscenze, delle abilità e competenze necessarie all’attività professionale. Un elevato standard di formazione è anche una garanzia per l’accountability della certificazione e garantisce il mantenimento dell’esercizio della professione di giurista d’impresa” conclude Giorgio Martellino, Vicepresidente AIGI.

Lucia Medri

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