Conti deposito, libretti postali o buoni fruttiferi? Ecco dove mettere al sicuro i risparmi (con garanzie e rendimenti)

Lunedì 27 Marzo 2023, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 12:44

I BUONI FRUTTIFERI

I Buoni fruttiferi postali non hanno costi di sottoscrizione e rimborso, salvo gli oneri fiscali. Si può richiedere in qualsiasi momento il rimborso del capitale investito entro il termine di prescrizione, con il vantaggio di una tassazione agevolata al 12,50%. Inoltre, i Buoni fruttiferi postali sono esenti da imposta di successione. La garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, oltre ai libretti postali, salvaguarda anche i risparmi in buoni fruttiferi, così come i certificati di deposito, gli assegni circolari, il conto corrente bancario e il conto deposito. Stiamo parlando insomma di una garanzia ad ampio raggio d’azione che finisce per tutelare a 360 gradi i risparmiatori e le somme da questi messe da parte nel corso del tempo. Dunque, qualora si presentasse la possibilità di fallimento di qualche banca, almeno questi risparmi non sarebbero a rischio. Quanto rende? Un Buono 3x2 della durata massima di 6 anni, con interessi riconosciuti ogni 3 anni, a partire dal compimento del primo triennio dalla sottoscrizione ha un valore di rimborso netto a scadenza di 11.103,92 euro. Invece un BFP 4 Anni Risparmio Sempliceprevede un investimento a 4 anni con sottoscrizioni periodiche e automatiche. Il valore di rimborso netto premiale a scadenza esclusivamente al raggiungimento di 24 sottoscrizioni periodiche è di 10.908,36 euro. Il Buono Rinnova, invece, della durata massima di 6 anni e interessi riconosciuti ogni 3 anni, è dedicato a chi rinnova Buoni giunti a scadenza. Il valore di rimborso in questo caso è di 11.851,04 euro.

Pensioni e tasse, come (e per chi) aumenta l’importo tra aliquote Irpef e detrazioni. Favoriti i lavoratori dipendenti

© RIPRODUZIONE RISERVATA