Casa, stretta green europea: chi dovrà ristrutturare? Le date, le classi energetiche (e le possibili sanzioni). Cosa sappiamo

Martedì 10 Gennaio 2023, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 07:40

Le esenzioni

Nella nuova bozza di compromesso della direttiva, sono state inserite anche alcune esenzioni. Come quella sugli immobili di interesse storico. Inizialmente erano stati ricompresi anche questi nell’obbligo di efficientamento energetico. Circostanza che, soprattutto in un Paese come l’Italia, avrebbe creato problemi rilevanti vista l’impossibilità di poter intervenire in alcuni contesti con coibentazioni o con l’installazione di pannelli fotovoltaici. L’esenzione, tuttavia, riguarda soltanto gli edifici storici «ufficialmente protetti», ossia quelli che rientrano tra i beni sottoposti a vincolo. In Italia nei centri storici ci sono invece moltissimi immobili storici ma che non hanno un vincolo puntuale.

Per questi l’esenzione non si applicherà. Saranno invece esentate le chiese e tutti gli altri edifici di culto. E una protezione ci sarà anche per le «seconde case». Quelle, spiega la direttiva, che sono abitate per meno di quattro mesi all’anno. Infine, saranno “salvate” dall’obbligo di efficientamento le abitazioni indipendenti che hanno una superficie inferiore a 50 metri quadrati. «Le misure contenute nel testo della direttiva», spiega Giovanni Gagliani Caputo, membro del Comitato esecutivo dell’Unione internazionale della proprietà immobiliare, «non lasciano agli Stati membri sufficiente flessibilità per adattarsi al contesto nazionale, per valutarne la fattibilità, le necessità economiche e verificare la capacità finanziaria dei proprietari e dei conduttori».

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