L'inflazione rallenta a gennaio: +10% su base annua. Frena anche il carrello della spesa (-1,5% grazie ai saldi)

Gli ultimi dati dell'Istat

L'inflazione rallenta: a gennaio +10% in un anno, frena il carrello della spesa
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Febbraio 2023, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 10:54

Inflazione, i nuovi dati: a gennaio, si stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e del 10,0% su base annua, da +11,6% nel mese precedente; la stima preliminare era +10,1%. È quanto emerge dai dati definitivi diffusi oggi dall'Istat. La flessione del tasso di inflazione, spiega l'istituto, si deve, principalmente, al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +70,2% a -12,0%) e, in misura minore, di quelli degli energetici non regolamentati (da +63,3% a +59,3%), degli alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,2% a +5,5%); gli effetti di tali andamenti sono stati solo in parte controbilanciati dall'accelerazione dei prezzi dei Beni durevoli (da +6,4% a +6,8%), dei Beni non durevoli (da +6,1% a +6,7%) e dei Servizi relativi all'abitazione (da +2,1% a +3,2%). L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,8% a +6,0%, mentre quella al netto dei soli beni energetici resta stabile a +6,2%.

Btp Italia, nuova emissione a marzo: ecco le date, la durata e le cedole da compilare

Aumenti tariffe telefoniche, quali compagnie alzano i prezzi e da quando (in base all'inflazione)

Su base annua, i prezzi dei beni evidenziano un profilo in rallentamento (da +17,1% a +14,1%), mentre quello relativo ai servizi evidenzia un lieve incremento (da +4,1% a +4,2%); si ridimensiona, quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -13,0 di dicembre a -9,9 punti percentuali).

L'aumento congiunturale dell'indice generale si deve prevalentemente ai prezzi dei Servizi per l'abitazione (+1,6%), degli Alimentari lavorati (+1,3%), dei Beni durevoli (+1,1%) e non durevoli (+0,7%), degli Alimentari non lavorati (+0,6%) e degli Energetici non regolamentati (+0,5%); un effetto di contenimento deriva invece dal calo dei prezzi degli Energetici regolamentati (-25,7%) e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (-1,7% a causa di fattori stagionali). L' inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,2% per l'indice generale e a +3,2% per la componente di fondo. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dell'1,5% su base mensile, a causa dell'avvio dei saldi invernali dell'abbigliamento e calzature di cui l'indice Nic non tiene conto, e aumenta del 10,7% su base annua (in rallentamento da +12,3% di dicembre); la stima preliminare era +10,9%. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e del 9,8% su base annua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA