Guidesi: «Zero tasse per tre anni alle aziende che assumono neolaureati»

Guidesi: «Zero tasse per tre anni alle aziende che assumono neolaureati»
3 Minuti di Lettura
Domenica 14 Ottobre 2018, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 12:16
ROMA Il governo sta lavorando ad un piano per impedire che i giovani vadano a cercare fortuna all'estero dopo gli studi. «Verrà costituito un fondo per far sì che le aziende che assumeranno a tempo indeterminato neolaureati non paghino per tre anni il cuneo fiscale sul lavoratore», spiega al Messaggero il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Guido Guidesi che sta lavorando in prima fila sulla manovra.
Di cosa si tratta?
«È una misura sperimentale che stiamo predisponendo con il ministero del Lavoro e dell'Istruzione. Sono delle borse di studio che dal punto di vista premiale funzionano come quelle attuali ma non serviranno a pagare un master. I neolaureati potranno utilizzare una sorta di coupon per fare dei colloqui con le aziende che saranno agevolate se decideranno di assumere. L'obiettivo è far sì che il salto dal mondo della scuola a quello del lavoro avvenga in una linea di continuità. È un cambio di mentalità che partirà dal 1 gennaio e riguarderà centinaia di ragazzi».
Ci saranno altre misure a favore dei giovani?
«Gli under 35 che apriranno una partita Iva avranno un regime fiscale di aliquota al 5% per i primi 5 anni. Poi ci saranno misure a favore delle famiglie numerose e dei nuovi nati».
Intanto continuate ad essere nell'occhio del ciclone
«Riconosciamo le esigenze dei mercati finanziari ma guardiamo soprattutto a quelle dei mercati rionali. Questa manovra va nelle direzione dell'economia reale. Le leggi di bilancio preconfezionate' degli ultimi anni hanno creato solo disoccupazione».
Ma se domani lo spread torna ad impennarsi, cosa farete?
«Non c'è un piano B. Presentiamo misure con delle tempistiche opportune: se le pensioni avranno delle finestre la prima non potrà essere a gennaio 2019. I centri per l'impiego andranno strutturati. Un governo non ignorare 6 milioni di persone che vivono in uno stato di indigenza e di povertà e far finta che la Fornero non sia stata un blocco per il ricambio generazionale».
I toni però sono sempre alti. Soprattutto contro l'Europa.
«Ci sono dei commissari Ue che ci attaccano a borse aperte. Tutti i giorni il governo viene attaccato da enti esteri e sovranazionali in maniera strumentale. Basta prendere sberle. Dal governo ci sarà responsabilità ma la responsabilità deve arrivare da tutti. Quando spiegheremo questa manovra gli attacchi finiranno. Per noi è una sfida, poi vedremo l'anno prossimo chi l'avrà vinta».
Ma ci sono tensioni fortissime anche con il ministro dell'Economia.
«Tria fa parte della squadra. Il dato di fatto è che lui partecipa pienamente nella costruzione della legge di bilancio. Con M5s siamo d'accordo che Alitalia non finisca nelle mani di un vettore estero».
Domani in Cdm andrà il decreto fiscale. Superate le divisioni?
«C'è una quantificazione da fare rispetto alla platea ma il provvedimento è definito».
Emilio Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA