A rischio il futuro di oltre 300 lavoratori. "Fa male vedere una città sofferente, protestare, difendere i propri diritti. Lottare e gridare a gran voce, scioperare ed essere descritta e rappresentata come una città incontrollabile dove la rabbia si scatena ed è alimentata da forze antidemocratiche. Quello per cui si lotta sono diritti sacrosanti della nostra democrazia! E' legittimo protestare anche con forza, purchè dalla protesta non si passi al vandalismo e all'anarchia", scrivono i lavoratori della Whirlpool di Napoli, in una lettera aperta il cui testo è stato diffuso dai sindacati.
"Ogni lotta per i propri diritti ha dentro di sè una nobiltà di valori e per questo motivo non va infangata nè strumentalizzata. La nostra Napoli da sempre soffre - si legge - inserita in un Paese che continua a creare una linea immaginaria tra Nord e Sud: dove una parte corre più veloce di un'altra che deve superare ostacoli inimmaginabili per stare al passo e lo fa mettendo in campo tutta se stessa con tutte le sue capacità e con tutte le sue difficoltà che - si legge ancora - ampliate dal coronavirus sta " mettendo in ginocchio l'intera società. Stiamo lottando contro la pandemia e contro tutte le crisi che la pandemia stessa ha smascherato, il lavoro già precario sta scomparendo ed il bisogno di ogni uomo viene negato".
Per i lavoratori non è il tempo della "contrapposizione pretestuosa, ma quello dell' ascolto e di proposte concrete e veloci che diano soluzioni ai problemi. Il 31 ottobre è vicino sono ormai 18 mesi che chiediamo rispetto e dignità per noi e per le istituzioni. I lavoratori della Whirlpool di Napoli combattono per il loro futuro, per il futuro di tutti e lo fanno con fermezza e risolutezza - conclude la lettera - tenendo fede ai valori ed agli ideali per cui lottano, a difesa della nostra città e per affermare il diritto al lavoro".
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