Whirlpool ha avviato un'interlocuzione con il consorzio per la reindustrializzazione del sito di Napoli (per cui già ci sono 5 partner) ed è disponibile a cedere gli asset in tempi immediati. La vicenda riguarda 340 dipendenti del sito napoletano. Ieri mattina mattina a Roma, in occasione dell'appuntamento al Mise, sono tornati a manifestare circa duecento lavoratori della Whirlpool.
"Per noi, rispetto alle condizioni attuali della Whirlpool, in particolare delle lavatrici, la soluzione più rapida e quella che privilegiamo è la ripresa di produzione a Napoli di lavatrici di alta gamma", ma al tavolo "ci confrontiamo senza pregiudizio rispetto a riconversioni industriali che prevedano stesse condizioni economiche e normative per i lavoratori e un progetto industriale che garantisca un futuro industriale e occupazionale", ha spiegato Rosario Rappa, segretario generale Fiom Napoli. "Al momento ci sono quattro milioni di lavatrici da produrre per il mercato Emea – ha aggiunto il sindacalista – dopo la cessazione e la vendita degli stabilimenti cinese e turco Whirlpool si appresta a decidere dove mettere queste produzioni. Basterebbe spostare 800-900mila pezzi di questi 4 milioni su Napoli per mettere efficienza nello stabilimento, questa è la via che preferiamo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA