Gli operai hanno esposto uno striscione a fondo blu con il marchio dell'azienda e la scritta bianca "Napoli non molla" e consegnato una lettera a un componente dello staff del Consolato da recapitare al rappresentante del governo statunitense, Mary Avery, e anche la maglietta con la scritta "Napoli non molla - Napoli wan't give up", da dare al Presidente eletto Joe Biden, perchè "tenga presente che i napoletani non dimenticano e non si arrenderanno facilmente".
"Dopo aver siglato un accordo con le organizzazioni sindacali e il Governo italiano, la multinazionale statunitense ha deciso di non rispettare gli accordi che prevedevano il rilancio dello stabilimento di Napoli - si legge nel documento - Lo spostamento di volumi verso lo stabilimento di Napoli non è mai avvenuto e a noi giungono informazioni che questo sia avvenuto per due fattori concomitanti: le pressioni dell'amministrazione Trump per riportare negli Usa la gran parte delle produzioni e la contempo apertura di uno stabilimento in Cina che producesse lavatrici top di gamma". "Siamo fiduciosi che la nuova amministrazione che, a breve, si insedierà alla Casa Bianca possa favorire un'inversione di tendenza, che riporti i rapporti con l'Europa e l'Italia a quelle prassi di alleanza sia strategica che commerciale", concludono i lavoratori.
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