«Nel mondo circa 2,9 miliardi di persone usano ogni mese Facebook, Instagram, WhatsApp o Messenger, e che 2,3 miliardi usano almeno uno di questi servizi ogni giorno. Accanto a questi numeri ci sono oltre 140 milioni di piccole imprese che usano i nostri servizi per crescere», ha spiegato Zuckerberg.
Ma come funziona questo sistema che permetterà di inviare denaro su WhatsApp come se si condividesse una foto o un video? Il sistema di pagamento di WhatsApp si basa su una tecnologia Upi (Unified Payment Interface) Peer to Peer. Si tratta di una piattaforma di pagamento che lavora in tempo reale, sviluppata da National Payments Corporation of India per facilitare le transazioni interbancarie. Permette quindi di effettuare pagamenti tra persone, ma anche di pagare nei siti di e-commerce che lo supportano. I pagamenti passano tramite il proprio account WhatsApp che è legato a un conto corrente o a una carta di credito.
Zuckerberg dopo aver fatto il grande annuncio, è intervenuto sul tema della privacy e della tutela delle informazioni personali. Ha ribadito l'impegno a «costruire audit e controlli sulla privacy che stabiliranno un nuovo standard per il nostro settore, andando oltre ciò che oggi è richiesto dalla
legge. Un progetto su cui sono al lavoro più di 1000 ingegneri».
In tema di elezioni, invece, ha rassicurato che «siamo molto concentrati sull'integrità elettorale». E si è detto «orgoglioso dei progressi fatti per prevenire le interferenze straniere.
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