Un comparto produttivo che corre verso il futuro, dunque, e che almeno parzialmente riesce a scacciare via dallo "stivale" la coltre levata alla vigilia del forum svizzero dal FMI, secondo cui la posizione dell'Italia sarebbe un rischio per l'integrità economica mondiale, paragonabile solo alla Brexit o ad un'escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Nella corsa alla quarta rivoluzione industriale, accesa già da tempo in Europa ed Asia, le aziende italiane concorrono. E vincono. La Rold, unica pmi a comparire nell'elenco si trova Cerro Maggiore e si occupa di meccanismi di chiusura per lavatrici e lavastoviglie. "Utilizza tecnologie di Industria 4.0, come smartwatch, prototipazione rapida e cruscotti digitali, che hanno contribuito a migliorare il fatturato tra il 7% e l'8%".
Bayer Divisione Farmaceutica, invece, "Ha adottato soluzioni digitali e utilizzato i dati per migliorare significativamente la produttività". In un momento di forte crescita dei volumi produttivi, ha utilizzato un "gemello digitale" (cioè un'immagine degli impianti frutto di sensori e dati) per migliorare il controllo qualità.
Per capire su che base sono state selezionati i 16 fari, il rapporto recita "Molte stanno pilotando la quarta rivoluzione industriale nel settore manifatturiero, ma poche sono riuscite a integrare le tecnologie su vasta scala registrando significativi risultati economici e finanziari". "Dimostrano come impegno e lungimirante possano creare un mondo migliore".
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