"Abbiamo lavorato molto duro. Ora abbiamo tutti i dettagli per un accordo, e molti stati europei pronti a introdurre tassazione nazionale. E' un chiaro incentivo a trovare un compromesso, una base di lavoro per l'Ocse", ha aggiunto precisando che "se non ci sarà un accordo la Francia non farà un passo indietro, ed è pronta a riscuotere la tassa sulle attività digitali delle grandi imprese globali a dicembre 2020", ha detto ai giornalisti a margine del Wef.
"Nel negoziato con gli Usa, con la telefonata Trump-Macron domenica e il dialogo fra lo stesso Le Maire e il segretario del Tesoro Steven Mnuchin, ha spiegato, "abbiamo rifiutato qualsiasi marcia indietro o sospensione della tassa". "Il Parlamento francese l'ha votata e resta in vigore. L'alternativa a un compromesso costruttivo è la guerra commerciale. E una volta che questa è dichiarata, è molto difficile uscirne".
Sul'approccio alla web tax "ho parlato oggi pomeriggio con il Ministro dell'Economia italiano Roberto Gualtieri, e siamo completamente sulla stessa linea", ha concluso Le Maire.
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