Via libera al Patto per la Salute: arrivano nuove regole per porre fine all'emergenza

Via libera al Patto per la Salute: arrivano nuove regole per porre fine all'emergenza
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Giovedì 19 Dicembre 2019, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 13:47
(Teleborsa) - E' stato firmato dopo un lungo braccio di ferro fra Governo e Regioni il Patto per la Salute, che pone fine allo stato emergenziale della Sanità, consentendo l'assunzione di nuovi medici fra i più anziani ed i praticanti giovanissimi. L'impasse è stata sbloccata dal Ministero della Salute e dal MEF, che hanno accettato le richieste delle Regioni, che chiedevano di poter prolungare il servizio dei medici fino a 70 anni d'età e la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato per gli specializzandi già a partire dal terzo anno di studi.

"Approvato il Patto per la Salute. Governo e Regioni insieme a difesa del diritto alla salute. Ora è più forte il nostro Servizio sanitario nazionale", ha annunciato il Ministro della Salute, Roberto Speranza su Twitter.

"La firma del Patto della Salute è un'ottima notizia, dopo la cancellazione del superticket nella Manovra 2020: 3,5 miliardi in 2 anni e la possibilità di assumere medici e paramedici", ha commentato il Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, parlando di nuovi investimenti per un "servizio sanitario nazionale migliore".

Il Patto per la Salute prevede infatti un finanziamento del SSN di 3,5 miliardi per il prossimo anno e per il 2021, già inserito nel Dl Fiscale appena divenuto legge on l'OK del Senato. Cresce anche il tetto di spesa per il personale sanitario, che consentirà appunto di poter assumere nuovi medici grazie all'allargamento delle maglie chiesto dalle Regioni. Ciò dovrebbe consentire agli Enti di poter allargare la platea per le assunzioni e porre fine alla carenza che concerne soprattutto gli ospedali ed i Pronto soccorso.

Il Patto per la Salute prevede poi una riforma degli Enti sanitari, fra cui l'Agenzia del farmaco e l'Istituto superiore di sanità - ed una revisione delle regole per la spesa farmaceutica, anche in termini di compartecipazione alla spesa e ticket in base al reddito. Fra le novità la figura dell'infermiere di famiglia e la farmacia dei servizi, dove poter effettuare analisi e primi esami.

 
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