Vendite a Milano. Immobile il resto d'Europa

Vendite a Milano. Immobile il resto d'Europa
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Giovedì 28 Marzo 2019, 18:00
(Teleborsa) - Nulla di fatto per le principali Borse del Vecchio Continente, che terminano gli scambi sulla parità. In contro trend Piazza Affari, protagonista di una sessione in rosso dopo che S&P ha tagliato le stime di crescita per l'Italia a +0,1% da +0,7%. Cauta la borsa di Wall Street, dove l'S&P-500 resta invariato.

Sul sentiment degli investitori prevale la prudenza dopo il deludente dato USA sul PIL del quarto trimestre, che alimenta le preoccupazioni per il ritmo di crescita della prima economia mondiale e di conseguenza dell'economia globale, anche alla luce del rallentamento registrato in Cina, la seconda economia al mondo.

Prevale la cautela sull'Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,28%. L'Oro crolla a 1.289,1 dollari l'oncia, lasciando sul tavolo l'1,55%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 58,87 dollari per barile, in calo dello 0,91%.

Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +254 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,47%.

Tra gli indici di Eurolandia senza spunti Francoforte, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, tonica invece Londra, che registra una plusvalenza dello 0,56%, ferma Parigi, che segna un quasi nulla di fatto.

Chiusura in frazionale ribasso per Piazza Affari, con il FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,53%; sulla stessa linea, depressa nel finale il FTSE Italia All-Share, che chiude sotto i livelli della vigilia a 23.103 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (-0,19%); poco sopra la parità il FTSE Italia Star (+0,36%).

Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 2,7 miliardi di euro, con un incremento di ben 806,3 milioni di euro, pari al 42,51%, rispetto ai precedenti 1,9 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,55 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,8 miliardi.

Su 219 titoli scambiati sulla borsa di Milano, 112 azioni hanno chiuso in territorio negativo, mentre 85 azioni hanno portato a casa un rialzo. Invariate le altre 22 azioni del listino milanese.

Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti costruzioni (+1,21%), chimico (+0,79%) e telecomunicazioni (+0,71%). Nella parte bassa della classifica di Piazza Affari, sensibili ribassi si sono manifestati nei comparti tecnologia (-2,79%), sanitario (-1,13%) e automotive (-1,10%).

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in luce Juventus, con un ampio progresso dell'1,79%.

Andamento positivo per Leonardo, che avanza di un discreto +1,48%.

Ben comprata Diasorin, che segna un forte rialzo dell'1,30%.

Mediobanca avanza dell'1,10%.

Le peggiori performance, invece, si sono registrate su STMicroelectronics, che ha chiuso a -3,52%.

Pessima performance per Recordati, che registra un ribasso del 3,46%.

Sessione nera per Banco BPM, che lascia sul tappeto una perdita del 2,33%.

In caduta libera Fiat Chrysler, che affonda del 2,03% dopo il recente rally sulle ipotesi di fusione.

Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Aquafil (+4,48%), Datalogic (+3,87%), Carel Industries (+3,64%) e CIR (+2,50%).

Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Technogym, che ha terminato le contrattazioni a -3,32%.

Pesante Anima Holding, che segna una discesa di ben -3,19 punti percentuali.

Seduta drammatica per Mondadori, che crolla del 2,23%.

Calo deciso per RCS, che segna un -1,71%.
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