Entrambe queste strade rischiano di determinare ANCHE effetti deleteri come l'assistenzialismo o forme di gestione burocratica e inefficiente dell'economia.
Esiste però una terza direttrice, che non esclude ma completa e concretizza politiche industriali nazionali e interventi di welfare, ossia una serie di patti territoriali condivisi fra pubblico e privato che utilizzino le risorse disponibili e ne investano di nuove coprendo l’ultimo miglio delle politiche nazionali con un percorso partecipativo a doppia elica: così aiutando subito persone e imprese e iniziando a cambiare il modello produttivo e sociale.
Di questo modello, in particolare dell'esperienza di successo del Patto per il Lavoro dell’Emilia-Romagna si parlerà il 2 luglio a partire dalle 11 in un webinar promosso dal Cnel che sarà visibile sul sito del Cnel e sul suo canale youtube.
All'iniziativa, oltre al presidente del Cnel Tiziano Treu, parteciperanno i professori Patrizio Bianchi, Federico Butera, Giorgio De Michelis e Marco Leonardi. Alla successiva tavola rotinda, moderata da Domenico Carrieri parteciperanno quattro assessori regionali al lavoro: Vincenzo Colla (Emilia-Romagna); Alessandra Zedda (Sardegna); Sebastiano Leo (Puglia) e Claudio Di Berardino (Lazio). Le conclusioni sono affidate a Cristina Grieco (Conferenza Regioni)
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