"La seconda stima riflette principalmente le revisioni al rialzo della spesa per consumi e degli investimenti fissi non residenziali che sono state in parte compensate da una revisione al ribasso degli investimenti in scorte private. Le importazioni, che sono una sottrazione nel calcolo del PIL, sono diminuite più di quanto precedentemente stimato", si legge nel comunicato del Dipartimento del Commercio.
Le spese personali reali, motore principale della crescita americana, sono cresciute dell'1,7% rispetto al +2% precedente e ad attese per +1,4%. Diminuiscono leggermente i profitti delle imprese, che fanno segnare un calo dello 0,2% dopo il +6,2% del trimestre precedente.
L'indice PCE price (PCE price index), che dà un'approssimazione sulla misura dell'inflazione ed è monitorato con attenzione dalla Federal Reserve per valutare l'andamento dei prezzi, segna un +4,3% e si confronta con un +7,3% del trimestre precedente. L'indice PCE core, che esclude cibi freschi ed energia, registra un +4,6%, rispetto al +4,5% delle attese e al +4,7% del trimestre precedente.
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