"È la più importante elezione di sempre. Nel 2016 ci hanno spiato, ora vogliono rubarci il voto. I democratici possono vincere solo truccando", ha arringato il presidente degli Stati Uniti ai suoi nell'arena semi deserta. Grande assente della convention, trasformata in una sorta di celebrazione della famiglia Trump, è l'ex presidente George W. Bush. Protagonista della prima serrata è stata Nikki Haley, ex ambasciatrice Usa al Palazzo di Vetro, considerata l'astro nascente del partito repubblicano su cui puntare per il dopo Trump, che sia fra tre mesi o 4 anni.
Per conquistare quella rimonta che gli permetta il 3 novembre di battere Joe Biden l'agenda del secondo mandato del tycoon prevede
dieci priorità declinate in 49 punti. Si parte da dieci milioni di posti di lavoro in dieci mesi e un milione di nuove piccole imprese; vaccino anti-Covid entro la fine di quest'anno per tornare alla normalità nel 2021; guerra aperta alla Cina rendendola responsabile per la pandemia e regalando agevolazioni fiscali alle aziende che lasciano il gigante asiatico. E ancora, dazi per chi penalizza l'America e il dogma del "law and order", con un forte sostegno alle forze di polizia, un'offensiva contro gli estremisti di sinistra e il pugno duro contro l'immigrazione illegale. "Andremo su Marte!" è infine l'ultima promessa lanciata, tra gli applausi, da Trump ai delegati.
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