Orcel ha spiegato che la banca è sempre pronta a valutare opportunità in tutti i mercati in cui opera, sia in quelli dove la presenza dell'istituto di piazza Gae Aulenti è più grande che negli altri. "Guardiamo a ogni opportunità inorganica, indipendentemente dalla grandezza del nostro franchise nello specifico mercato", ha detto Orcel, specificando di essersi impegnato a raggiungere certi target di profittabilità e distribuzione agli azionisti e che quindi l'M&A "non deve rischiare di rallentare la generazione organica del capitale e quindi la distribuzione che vogliamo creare". "Non perseguirò operazioni che possono far deragliare gli obiettivi del piano", ha concluso il numero uno di UniCredit.
Molto commentato anche l'accordo quadro internazionale che ha rinnovato e ridefinito la partnership con il gruppo assicurativo Allianz. "Intendiamo bilanciare le competenze interne con partner che sono complementari e ci portano benefici - ha spiegato il CEO - L'accordo con Allianz va oltre la semplice distribuzione: investiamo insieme in tecnologia, marketing e sviluppo in diversi mercati". "È un accordo che permetterà anche di distribuire soluzione bancarie a clienti Allianz" e quindi è una partnership bidirezionale che punta a sviluppare il business dalla banca e garantire soluzioni migliori ai clienti. "Approcceremo ogni partnership in questo modo", ha affermato, spiegando che naturalmente UniCredit ha vecchi contratti con altri soggetti che deve valutare, ma valuterà i nuovi accordi in questa prospettiva.
Orcel non si è sbilanciato quando gli è stata chiesta un'analisi sulle potenziali nuove sanzioni che l'Occidente potrebbe infliggere alla Russia, nel contesto delle crescenti tensioni in Ucraina. Il banchiere ha detto che la società valuta costantemente i nuovi scenari, ma che è prematuro parlare di come UniCredit potrebbe muoversi di conseguenza. Inoltre, ha ricordato che la presenza della banca italiana in Russia è di lungo corso e che si è sempre adattata al mutevole contesto che ha interessato il paese. Il CEO ha ribadito che i contatti con Otkritie Bank erano in una fase "molto preliminare" e che ha scelto di uscire dalla data room visto il contesto geopolitico attuale.
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