Per l'economia, Ricostruire «significa proteggere le imprese, non solo garantendo la liquidità che serve, ma anche intervenendo sulle norme di bilancio societario e sulle norme concorsuali. Significa attivare manovre che garantiscano maggior produttività, che portino la pressione fiscale sotto il 40 per cento e tornare ad essere attrattivi per gli investitori privati». Per l'istruzione, Ricostruire significa «organizzare le attività alternative per i ragazzi in modo sistematico e non improvvisato per poi riaprire le scuole. Rilanciare la formazione di ogni ordine e grado». Per turismo e cultura, Ricostruire «significa promuovere le eccellenze italiane nel mondo, una maxi filiera cultura-turismo-moda-alimentare, e far ripartire in modo efficace il sistema turistico del Paese». Per il Welfare, Ricostruire significa «abbattere i vincoli burocratici ed eliminare provvedimenti costosi ed improduttivi come Quota 100 e il Reddito di cittadinanza, risparmiando sulla spesa pubblica». Per l'Innovazione, Ricostruire «significa incentivare le donazioni private, eliminare la frammentazione di strutture e finanziamenti mettendo al centro le Università, rendendo più efficienti i processi di trasferimento tecnologico, accelerando la trasformazione delle Tlc e della rete». Il Piano accoglie alcune delle migliori idee avanzate in queste settimane: Il Piano di Giovanni Cagnoli, le proposte del Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali dell'Università di Padova, il contributo di Piergaetano Marchetti e Marco Ventoruzzo, le idee sulla Ricerca di Francesca Pasinelli, le proposte di Nicola Bedin, il progetto di Giovanni Tria e Pasquale Lucio Scandizzo.
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