"Gli alleati della Nato stanno mettendo le forze in allerta e stanno inviando navi e caccia in Europa dell'Est, per rinforzare la nostra capacità di deterrenza e difesa, mentre la Russia continua ad aumentare la propria presenza militare dentro e fuori dall'Ucraina". Sottolinea intanto la Nato in una nota. Il Cremlino, dal canto suo, accusa la Nato di "esacerbare" le tensioni con il dispiegamento annunciato di nuove forze dell'Alleanza in Europa dell'est nel pieno della crisi sull'Ucraina.
Boris Johnson è tornato oggi ad ammonire Vladimir Putin che un'ipotetica invasione russa dell'Ucraina sarebbe "un passo disastroso" che metterebbe Mosca nella condizione di dover affrontare "un'altra Cecenia". Interpellato dai giornalisti durante una visita a Milton Keynes, il premier britannico ha definito la situazione "cupa", pur aggiungendo di non ritenere una guerra "inevitabile". Ha poi confermato l'evacuazione di "una parte del personale diplomatico" del Regno da Kiev come un atto "di prudenza" di fronte alle informazioni "dell'Intelligence" sulla presenza di "60 unità russe da combattimento" ai confini ucraini.
Intanto, l'Unione Europea ha varato un nuovo pacchetto di aiuti finanziari all'Ucraina "da 1,2 miliardi di euro". Lo ha annunciato, in una dichiarazione alla stampa, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "L'Ucraina è uno Stato libero e sovrano e l'Ue è al suo fianco ed è fermamente impegnata" alla soluzione della crisi, ha aggiunto von der Leyen. L'assistenza sarà "immediatamente" disponibile. "Contiamo sul Consiglio e sul Parlamento europeo per l'adozione di questa assistenza finanziaria di emergenza il prima possibile", ha sottolineato la presidente della Commissione.
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