Ucraina, da Palazzo Chigi via libera al decreto per aiuti umanitari e militari e piano energia

Ucraina, da Palazzo Chigi via libera al decreto per aiuti umanitari e militari e piano energia
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Martedì 1 Marzo 2022, 09:00
(Teleborsa) - Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge che ha introdotto nuove misure urgenti in relazione agli sviluppi della crisi in Ucraina. Il provvedimento è stato approvato all'unanimità dai ministri. Nel decreto è specificato che l'invio "in deroga" di "mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari" al governo ucraino potrà avvenire "fino al 31 dicembre" ma "previa risoluzione delle Camere". Saranno poi decreti del ministero della Difesa, "di concerto" con Esteri e MEF a definire "l'elenco" degli aiuti militari.

In merito alla crisi umanitaria la nota di Palazzo Chigi precisa che è stato deciso "di incrementare le misure di soccorso ed assistenza alle persone che, in maniera massiccia, stanno cercando e cercheranno rifugio nell'Unione europea". Per questo motivo il Governo ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, "rivolto ad assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto".

Tra le misure approvate per sostenere i rifugiati ucraini c'è anche "l'incremento di 13.000 posti dei centri straordinari che potranno essere attivati dai Prefetti (CAS) e un potenziamento di ulteriori 3.000 posti del sistema di accoglienza e integrazione (SAI)". Il consiglio dei ministri ha istituito anche un apposito Fondo da 500 mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l'alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani. Previsti tutti i mezzi per garantire loro il diritto allo studio, partendo dalle borse di studio. Stanziati infine 10 milioni di euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali per consentire di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti in materia di soccorso e assistenza alla popolazione ucraina.

Il nuovo decreto, inoltre, "si occupa del livello di rischio imprevisto" rispetto al funzionamento del sistema nazionale gas. Palazzo Chigi ha spiegato che "si autorizza, anche a scopo preventivo, di anticipare l'adozione di misure per l'aumento dell'offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza, una eventualità che al momento non corrisponde a quella in cui si trova il nostro Paese". In più "si rende immediatamente attuabile" il razionamento del gas utilizzato "dalle centrali elettriche" e "nel settore termoelettrico". Al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, è affidato il compito di adottare con "provvedimenti e atti di indirizzo" misure "finalizzate all'aumento della disponibilità di gas e alla riduzione programmata dei consumi di gas previste dal Piano, "a prescindere dalla dichiarazione del livello di emergenza". Il ministro dovrà poi darne "comunicazione nella prima riunione del Consiglio dei ministri successiva all'adozione delle misure".

"L'Italia ha un piano molto chiaro: nel brevissimo termine, nell'ordine di settimane, non c'è nessun problema di approvvigionamento, dal prossimo anno c'è da affrontare il problema dello stoccaggio, ma abbiamo una strategia per il breve, il medio e il lungo termine, per sganciarci dalla dipendenza del gas russo", ha assicurato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a margine del Consiglio Ue Energia a Bruxelles, evidenziando che la riduzione degli stock invernali in Italia è "in linea" col passato e che l'impegno è ora quello di lavorare per le scorte per l'anno prossimo.

La bozza di decreto prevede inoltre che ,se scattano i razionamenti del consumo di gas "nel settore termoelettrico", Terna dovrà predisporre "un programma di massimizzazione dell'impiego degli impianti di generazione di energia elettrica con potenza termica nominale superiore a 300 MW che utilizzino carbone o olio combustibile in condizioni di regolare esercizio, per il periodo stimato di durata dell'emergenza" o fino a quando indicato dal Mite. Terna invierà quindi un report settimanale a Mite e Authority. Agli impianti si applicheranno limiti europei di emissioni di CO2, meno restrittivi di quelli nazionali.


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