Il dialogo del Gruppo UBI Banca con le autorità di vigilanza è costruttivo e continuo e alla banca non risulta l'esistenza di alcun "faro della BCE" sulle decisioni presentate e approvate dal CDA della banca. Infatti l'aggiornamento del piano è stato inviato alle istituzioni di vigilanza europea ben prima del suo annuncio avvenuto venerdì 3 luglio. Il livello dei dividendi annunciato in crescita a 840 milioni nei prossimi tre anni è comunque compatibile con il mantenimento di un CET1 superiore al 12,5% e quindi ampiamente al di sopra dei requisiti patrimoniali minimi richiesti dalle autorità di vigilanza.
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