Turismo, italiani viaggiano sempre meno ma non rinunciano alla vacanza estiva

Turismo, italiani viaggiano sempre meno ma non rinunciano alla vacanza estiva
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Lunedì 10 Febbraio 2020, 12:30
(Teleborsa) - E' tempo di crisi e gli italiani viaggiano sempre meno: ne vengono penalizzati soprattutto i weekend (viaggi brevi) mentre una buona fetta non rinuncia alla vacanza estiva. E' quanto emerge dall'ultimo report dell'Istat sul Turismo in Italia.

Nel 2019 - rileva - i viaggi con pernottamento effettuati dai residenti in Italia sono stati 71 milioni e 883 mila, in calo dell'8,8% rispetto all'anno prima, per un totale di 411 milioni e 155 mila pernottamenti, che risultano in diminuzione del 5,5%. La tendenza positiva, rappresentata nel triennio 2016-2018 da un incremento rispetto al 2015 di circa 21 milioni di viaggi e 91 milioni di notti, subisce così un parziale arretramento, ma il numero di viaggi e di notti rimane ancora sopra i livelli registrati nel 2017.

I viaggi per motivi di vacanza rappresentano circa l'89% del totale, quelli per motivi di lavoro circa l'11%. Il 93,4% dei pernottamenti è dedicato alle vacanze (6,6% ai viaggi di lavoro). Il 49% dei viaggi e il 79,6% delle notti trascorse in viaggio riguardano vacanze "lunghe" (4 o più notti). La maggior parte di queste ultime ha una durata compresa tra 4 e 7 notti (57,4%).

SI RIDUCONO SOPRATTUTTO LE MINI VACANZE - Nel 2019, le vacanze diminuiscono dell'8,4% e i viaggi di lavoro che nel 2018 avevano mostrato una crescita dopo dieci anni di andamento negativo, continuano a ridursi (-12%). Il decremento è maggiore per le vacanze brevi (-13%) mentre è meno consistente per le vacanze lunghe (-4%), che si mantengono oltre i 35 milioni. I viaggi diminuiscono rispetto al 2018 soprattutto nella prima metà dell'anno, -16,4% nel trimestre invernale (-22,6% in termini di notti) e -10,2% in quello primaverile (-6,2% di notti).

IL SUD RESTA LA META PREFERITA D'ESTATE - Nel 2019, il 76,2% dei viaggi ha come destinazione una località italiana (-12,8% rispetto al 2018). Il Nord rimane l'area del Paese con più potere attrattivo (36,6% dei viaggi) sia per le vacanze brevi (44,9%), sia per i viaggi di lavoro (39,5%). Il Mezzogiorno continua a registrare quote più elevate del Centro per le vacanze lunghe (27,1% contro 11,6%) e meno consistenti per le brevi (15,0% contro 27,1%) e per i viaggi di lavoro (15,2% contro 19,8%).

MENO TURISTI DA SUD E ISOLE
- I turisti diminuiscono tra coloro che vivono al Nord-Ovest (-6,5%) e, in misura più ampia, tra i residenti al Sud (-15,9%) e nelle Isole (-17,3%). Il valore pro capite più elevato dei viaggi si riscontra nel Nord-est (1,8), con il Centro (1,5) e il Nord-Ovest (1,3) sopra la media nazionale (1,2) mentre Sud e Isole mostrano i valori più bassi (rispettivamente 0,6 e 0,5).

TUTTI AL MARE? - Le famiglie in esodo estivo sono ormai una rarità e sono sempre meno i bambini e gli anziani che d'estate vanno in vacanza. Nel 2019, le quote maggiori di turisti per vacanza si rilevano in inverno tra i 25-34enni (19,2%), in primavera e in autunno tra gli adulti di 55-64 anni (rispettivamente 28,0% e 23,4%), in estate nel segmento dei 35-44enni (47,0%). I giovanissimi e gli anziani partono meno, rispetto all'estate dell'anno precedente: solo il 44% dei bambini fino a 14 anni effettua almeno una vacanza (-7,3%) mentre i turisti over65 si riducono del 6%.


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