Ad annunciare l'accordo, raggiunto una settimana fa, è l'avvocato Valentina Biagioli del Foro di Roma. Da parte sua la vittima ha espresso la sua rinuncia all'insinuazione nella procedura fallimentare già incardinata presso il Tribunale di Milano e a qualsiasi altra pretesa risarcitoria.
L'inchiesta che ha portato alla luce lo scandalo è stata aperta dalla Procura di Milano, coordinata dal procuratore aggiunto Riccardo Targetti e dal pm Grazia Colacicco che ha disposto il sequestro di 700 milioni di euro. Cinque le banche coinvolte (Banco BPM, Unicredit, Intesa Sanpaolo, MPS e Banca Aletti) e due gli intermediari (Intermarket Diamond Business e Diamond Private Investment) per i quali l'accusa è di truffa aggravata ed autoriciclaggio.
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