Parlando del Reddito di cittadinanza - ha detto - "è un reddito minimo, un dividendo sociale che lo Stato decide di dare a tutti coloro che sono sotto una soglia proprio perchè è un reddito minimo. Succede in tutti i Paesi avanzati, in tutti i paesi europei ed è una pietra miliare del welfare avanzato. Dopo di che la politica attiva deve prendersi cura di coloro che possono lavorare soprattutto. Oltre i due terzi dei beneficiari del reddito di cittadinanza sono bambini, disabili e anziani".
Poi c'è una quota importante per la restante parte di "percettori che hanno una bassissima scolarizzazione, anche la scuola elementare. C'è un processo di formazione e di inclusione di queste persone per le quali si devono attivare comuni e centri per l'impiego". Per modificarlo, ha detto Tridico, "si comincia da ciò che sta attorno al Reddito di cittadinanza. Quello che ha inciso poco e funzionato di meno è il processo di inclusione e formazione che dovrebbero seguire i comuni e i centri per l'impiego. E' vero che c'è una penalizzazione per le famiglie più numerose".
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