Tredicesima 2022, quando viene pagata e come calcolarla in base alle ore di lavoro: la guida completa

La tredicesima mensilità corrisponde a un dodicesimo dell’intera retribuzione annua, che i datori di lavoro devono pagare ai loro collaboratori familiari entro dicembre, in occasione delle festività natalizie

Quando arriva la tredicesima? Il calendario dei pagamenti e come calcolarla in base alle ore di lavoro
di Simone Pierini
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Giovedì 8 Dicembre 2022, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 18:27

Con il caro bollette e l'inflazione a livelli record l'arrivo della tredicesima per i lavoratori rappresenta una boccata d'ossigeno non indifferente. La mensilità aggiuntiva per dipendenti pubblici e privati come ogni anno arriva a ridosso del Natale ed è obbligatoria per il datore di lavoro. Per la precisione nel contratto commercio si legge che la tredicesima viene erogata entro la vigilia di Natale, quindi prima del 24 dicembre

Tredicesima, quando arriva? Il calendario

Per i dipendenti la tredicesima arriva sempre entro Natale in concomitanza con la busta paga di dicembre.

Il giorno entro cui la retribuzione aggiuntiva deve essere erogata è inserito nel contratto di appartenenza. I primi a ricevere il compenso sono i pensionati che hanno già incassato la somma il 1° dicembre all'interno del cedolino. A seguire è il turno degli insegnanti delle scuole materne ed elementari che riceveranno la tredicesima il 14 dicembre. Il giorno dopo, il 15 dicembre, spetta al personale amministrativo dalle direzioni provinciali del tesoro con ruoli di spesa fissa. Il 16 dicembre al personale insegnante supplente e altri dipendenti pubblici. 

Per i dipendenti privati la tredicesima mensilità viene solitamente pagata entro il 15/20 dicembre e può arrivare insieme alla busta paga oppure attraverso un pagamento a parte, successivo all'erogazione dello stipendio. In alcuni casi, limitati, la tredicesima viene pagata a rate, distribuendola nei mesi di paga, se il contratto lo consente.

Cos'è la tredicesima

La tredicesima mensilità corrisponde a un dodicesimo dell’intera retribuzione annua, che i datori di lavoro devono pagare ai loro collaboratori familiari entro dicembre, in occasione delle festività natalizie. La tredicesima matura anche durante le assenze per malattia, infortunio sul lavoro e maternità, nei limiti del periodo di conservazione del posto e per la parte non liquidata dagli enti preposti. 

 

Come si calcola la tredicesima

Se il lavoratore domestico presta servizio per più famiglie, ogni datore di lavoro è tenuto all’erogazione della quota di tredicesima sulla base della retribuzione oraria corrisposta. Ad esempio, se un lavoratore ha lavorato dal 1° aprile al 31 dicembre con una retribuzione mensile di 600 euro, il calcolo è: 600 euro x 9 (mesi lavorati) : 12 = 450 euro. Indipendentemente dalla durata dell’orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, il lavoratore domestico ha diritto a un periodo di ferie di 26 giorni (escluse le domeniche e le festività infrasettimanali), da fruire, tenendo conto delle esigenze del datore di lavoro, nel periodo giugno-settembre. Durante il periodo di ferie al lavoratore spetta, per ogni giornata, un ventiseiesimo della retribuzione mensile, comprensiva della eventuale indennità sostitutiva per il vitto e per l’alloggio. In caso di retribuzione oraria occorre prendere a riferimento il numero di ore effettuate di media in un mese e dividerle per 26, ottenendo così il numero di ore equivalente a un giorno di ferie.

Ad esempio, per un lavoratore che lavora 12 ore settimanali, si moltiplicano le ore complessive settimanali per 4,333 (un mese è composto da 4,333 settimane), ottenendo così 52, il numero di ore che compone un mese di lavoro. Questo numero va diviso per i 26 giorni di lavoro mensile. Il risultato è pari a 2. Quindi, considerando una retribuzione oraria di 8 euro, ogni giorno di ferie deve essere retribuito con 16 euro (che si ottiene moltiplicando 8 euro per 2).

Il datore di lavoro deve versare i contributi anche durante le ferie. Al lavoratore che non ha raggiunto un anno di servizio spettano tanti dodicesimi del periodo di ferie quanti sono i mesi di effettivo servizio prestato (si considera mese intero la frazione pari o superiore a 15 giorni di calendario) a condizione che abbia superato il periodo di prova. Le ferie non possono essere concesse durante il periodo di preavviso di licenziamento né durante il periodo di malattia o infortunio. Per il calcolo, le frazioni di anno si calcolano in dodicesimi e si arrotondano sempre per eccesso.

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