Tredicesime più leggere di tre miliardi: bollette e crisi Covid ridurranno i regali

Tredicesime più leggere di tre miliardi: bollette e crisi Covid ridurranno i regali
di Giusy Franzese
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Sabato 28 Novembre 2020, 22:39 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 19:47

Per tradizione è sempre stato il tesoretto di fine anno da utilizzare per i regali a figli, nipoti e parenti vari, e per acquistare cibi prelibati da portare in tavola la sera della vigilia di Natale. E perché no, in parte anche per un viaggetto. La tredicesima mensilità sta per arrivare: la avranno per primi i pensionati, poi se la ritroveranno in busta paga insieme con lo stipendio di dicembre anche i dipendenti privati e pubblici. Trentaquattro milioni di italiani, secondo i calcoli della Cgia di Mestre (16 milioni di pensionati e di 18 milioni di lavoratori dipendenti). Ma quest’anno la tredicesima per molti sarà più leggera: complessivamente - sempre secondo le elaborazioni della Cgia - varrà 30 miliardi di euro, ovvero tre in meno rispetto allo scorso anno. È l’effetto Covid, che ha mandato in cassa integrazione 6,6 milioni di lavoratori del settore privato. «Questa situazione - spiega il coordinatore dell’Ufficio Studi della Cgia Paolo Zabeo - non ha consentito a tante persone di maturare il rateo mensile che definisce economicamente la gratifica, alleggerendone quindi l’importo finale di circa 100 euro per ogni mese di indennità ricevuta».

Meno soldi in tasca e il timore per il futuro: una miscela esplosiva che probabilmente porterà ad un altro effetto negativo, ovvero meno acquisti. Le persone tenderanno a risparmiare un po’ di più sia per i regali che per il cenone, anche perché se non cambiano le regole anti-pandemia questo Natale sarà davvero in forma ridotta. Per i commercianti - categoria già tanto colpita - è una pessima notizia. 


«Gli acquisti di Natale rischiano di subire una contrazione fino al 15%.

Se l’anno scorso la spesa complessiva ha sfiorato i 10 miliardi di euro, quest’anno potrebbe scendere a 8,5-9 miliardi, una riduzione che rischia di penalizzare soprattutto le botteghe artigiane e i negozi di vicinato che faticano a reggere la concorrenza sempre più spietata del commercio on line» spiega Zabeo. 


Secondo il Codacons in realtà potrebbe anche andare peggio. Altro che regali e cibi prelibati: «Le tredicesime degli italiani andranno quest’anno a coprire in larga parte spese legate a prestiti, mutui, bollette, tasse e spse mediche. Solo una minima quota, l’11%, sarà destinata alle spese delle festività» affermano dall’organizzazione dei consumatori.


A livello territoriale la regione che presenta il più alto numero di percettori della tredicesima mensilità è la Lombardia: le persone interessate sono quasi 6,2 milioni. Seguono i 3 milioni e 287 mila residenti nel Lazio, i 2 milioni 956 mila domiciliati nel Veneto e i 2 milioni 821 mila presenti in Emilia Romagna. Le realtà geografiche, dove, invece, il numero dei beneficiari della gratifica natalizia è più contenuto sono l’Umbria con 532 mila persone, la Basilicata con 290 mila, il Molise con 160 mila e la Valle d’Aosta con 77 mila.
 

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