Per le attività di innovazione e transizione digitale nel 2021 erano a disposizione "19,8 miliardi considerando anche fascicolo sanitario elettronico e di questi già 9,5 miliardi, circa il 48%, sono stati assegnati. La quota rimanente sono principalmente digitalizzazione PA e sanità digitale".
"Abbiamo tre priorità: la prima aggiudicare i bandi entro giugno, la seconda superare le criticità in merito alla disponibilità di forza lavoro qualificata" e "continuare la semplificazione amministrativa", ha proseguito.
"E' stato stimato che per realizzare i progetti le società abbiano bisogno di almeno altre 10mila persone (oggi sono 50mila, ndr)" ha riferito ancora. "C'è una carenza di manodopera - ha aggiunto - anche per gli scarsi investimenti in formazione e qualificazione da parte delle aziende. Nel bando di gara ci sarà uno specifico punteggio per gli operatori con una strategia adeguata sulla formazione". "La terza o priorità è continuare la semplificazione e l'accelerazione dei tempi amministrativi per realizzare gli investimenti all'interno del cronoprogramma che ha tempi molto serrati" ha concluso Colao.
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