Il trading non va in vacanza neanche ad agosto: «Il denaro non dorme mai»

Il trading non va in vacanza neanche ad agosto: «Il denaro non dorme mai»
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Sabato 27 Agosto 2022, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 20:59

Estate, croce e delizia di tanti investitori. Generalmente i mesi estivi, e agosto in particolare, sono considerati quasi festivi soprattutto per i mercati italiani: oscillazioni minime dei prezzi, calo delle contrattazioni, assenza di volumi interessanti, pochi market mover, un calendario economico sempre meno fitto e Piazza Affari chiusa a Ferragosto. Ma se nelle Borse del Bel Paese sembra effettivamente verificarsi una sorta di rilassamento prima della ripresa di settembre, lo stesso non vale per gli altri mercati, in particolare quelli americani dove si continua a lavorare a pieno regime e non si riscontrano quindi rallentamenti estivi.

«L’effetto vacanza pesa sul mercato italiano – sottolinea Andrea Unger, unico ad aver vinto per 4 volte il campionato del mondo di trading – ma ciò non è di peculiare interesse per i professionisti del trading, che non vanno mai in vacanza e per i quali il mercato rimane sempre aperto». 

Molti trader preferiscono non interrompere la propria attività per andare in ferie e scelgono di continuare ad operare al fine di cogliere anche le opportunità che si sono presentate sui mercati nel mese di agosto.

Ma se è vero che le opportunità sono sempre dietro l’angolo, è altrettanto vero che anche i trader più incalliti hanno bisogno di staccare e andare in ferie e, di solito, in Italia il mese di agosto è quello prescelto per questo genere di pausa.

Dunque, anche questa estate oramai agli sgoccioli, è stato possibile fare trading ad agosto?

Sì, ma dipende dal tipo di trading che si fa.

«Il fattore tempo è uno degli aspetti cruciali del processo di trading ed è ciò che fa la differenza tra trading discrezionale e trading sistematico – sottolinea Andrea Unger – Anche la strategia apparentemente più efficace e remunerativa, se non opportunamente automatizzata, costringerà il trader a trascorrere ore e ore davanti al monitor del proprio computer, con tutto lo stress e l’ansia che ne derivano.

A ciò bisogna aggiungere – specifica Unger – che le ore trascorse davanti al Pc costituiscono ‘un costo’ che difficilmente si riuscirà a ridurre o ammortizzare senza un metodo adeguato». 

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Il trader discrezionale deve per forza di cose rimanere davanti al monitor negli orari di contrattazione del mercato, svolgendo manualmente tutte le operazioni propedeutiche alla sua attività di trading. Al contrario, il trader sistematico può delegare al computer buona parte delle operazioni inerenti le sue strategie, reinvestendo il tempo così risparmiato in altre attività.

Insomma la vita del trader sistematico sembra essere un po' più sostenibile, soprattutto d’estate.

«Il trader sistematico gode dell’impareggiabile vantaggio di poter gestire in autonomia il proprio tempo. Per operare – spiega Unger – il trader deve assicurarsi che i sistemi siano attivi prima dell’apertura del mercato, collegarsi di tanto in tanto attraverso lo smartphone al proprio server per monitorare la situazione e, se lo desidera, verificare le performance dei propri sistemi dopo la chiusura del mercato. Il trader discrezionale invece è totalmente ‘ostaggio’ degli orari del mercato. Ecco perché imparare a fare trading in modo sistematico, organizzato e non casuale significa, in sostanza, riappropriarsi del proprio tempo e farlo fruttare al meglio. Sarà il server a mettere in atto il piano di trading predisposto dal trader. E questo può valere in vacanza così come in tutti gli altri mesi dell’anno. Perché – conclude Unger - il denaro non dorme mai e statisticamente nel trading ogni mese è importante quanto gli altri». 

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