"Per la gestione dell'autostrada A22 la concessione è scaduta da anni (nel 2014, n.d.r.) - ha aggiunto il Ministro - e siamo a un passo da rinnovarla con una gestione totalmente pubblica e più conveniente per i territori e per chi viaggia. Nonostante ciò, l'attuale concessionario, la cui gestione non si può dire sia stata soddisfacente e che in questi anni di proroga ha continuato a godere di ricchi profitti, ha fatto ricorso contro la rivoluzione che stiamo mettendo in atto. Una scelta incomprensibile, a meno che la si legga alla luce del tentativo di continuare a guadagnare con gli enormi dividendi di una concessione che non vorrebbero finisse mai".
"Ma noi non ci fermeremo - ha detto ancora Toninelli - perché siamo convinti della rivoluzione nella gestione delle autostrade che stiamo portando avanti. Una rivoluzione che garantirà pedaggi più bassi ed equi, servizi migliori e utili reinvestiti sul territorio".
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