Dall'Osservatorio emerge che il Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC) ha realizzato nel 2017 ricavi complessivi per 17,5 miliardi di euro, registrando una riduzione dello 0,9% rispetto al 2016.
Se la pubblicità resta la principale fonte di ricavo per la TV, la sfida nel settore telefonico si gioca sulla velocità con la fibra e la banda ultralarga e sul mobile.
RETE FISSA – A fine settembre 2018 gli accessi complessivi della rete telefonica fissa si sono ridotti di 80mila unità rispetto al trimestre precedente (-90mila unità su base annua) e si evidenziano profondi mutamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio. Da settembre 2014 si è registrata una flessione di 6,8 milioni di linee in rame e sono cresciuti gli accessi tramite altre tecnologie qualitativamente migliori, in particolare quelle in fibra: con tecnologia Fttc (+5,5 milioni di unità), Ftth (+460 mila) e Fwa (+660 mila). Le linee con velocità inferiore ai 10 Mbit/s sono passate da poco meno dell'80% delle linee broadband e ultrabroadband nel settembre 2014, al 26,9% nel settembre 2018, mentre il peso delle linee con velocità pari o maggiore di 30 Mbit/s, è salito dal 2,8 al 41,4%. Per quanto riguarda gli accessi broadband e ultrabroadband leader del settore è Tim con il 44,5%, seguito da Vodafone, Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15%.
RETE MOBILE – Su base annua, il Rapporto, evidenzia un aumento complessivo di 3,8 milioni di sim: le M2M sono cresciute di 4,6 milioni, mentre quelle "solo voce" e "voce+dati" si sono ridotte di 800 mila unità. TIM sale al 31% (+0,5% rispetto a settembre 2017), mentre Vodafone (29,4%) e Wind Tre (29,1%) perdono rispettivamente lo 0,8% e il 2,3%. Nonostante il calo registrato se si considerano unicamente le sim "human", escludendo quindi le M2M, Wind Tre rimane il principale operatore con il 33,2%. Bilancio positivo per Iliad che in soli tre mesi di attività in Italia ha conquistato il 2,2% del mercato della rete mobile. Altro dato rilevante del settore è la crescita della larga banda mobile con, nel terzo trimestre dell'anno, oltre 57 milioni di sim che hanno effettuato traffico dati (+8,7% su base annua) e un consumo medio unitario di dati stimabile in 3,88 GB/mese (+50,8%).
SETTORE TELEVISIVO – Crescono, rispetto a settembre 2017, gli ascolti per la Rai (+1,5%) che sale al 36,5%, mentre Mediaset (-2,2%) ottiene una share del 29,0%. Nello stesso periodo risultano sostanzialmente stabili le quote di Comcast (Sky Italia) e Discovery mentre cresce di 0,7 punti percentuali l'ascolto di La7 del gruppo Cairo Communication.
EDITORIA – Continua a registrare il segno meno il settore dell'editoria. Nel mese di settembre 2018 la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali) è risultata di poco superiore ai 2,8 milioni di copie, in flessione dell'8% rispetto allo stesso mese del 2017. A livello generale, tra il 2013 ed il 2017 si osserva un calo del 33% per i quotidiani e del 29% per i periodici.
INTERNET – Nel mese di settembre 2018 gli utenti medi giornalieri collegati ad Internet sono stati 42,7 milioni, per un totale di 70 ore di navigazione mensile a persona.
SOCIAL NETWORK – Facebook con 35,7 milioni di utenti unici si conferma il social maggiormente frequentato, seguito da Instagram (22,3 mln) e Linkedin 15,3 mln).
SETTORE POSTALE – Aumentano del 3,3% i ricavi complessivi nei primi nove mesi dell'anno rispetto al 2017. In crescita del 6,2% i servizi di corriere espresso mentre calano dell'1,1% quelli postali. I volumi dei servizi compresi nel servizio universale risultano in flessione del 12,9%, mentre gli invii di pacchi sono in crescita del 7,6%, con 345 milioni di unità movimentate da inizio anno. Poste Italiane si conferma principale operatore del settore con il 38,1% (oltre il 43% includendo l'operatore SDA). Quota che supera il 74% per il segmento dei servizi postali liberalizzati. Per i servizi di corriere espresso il maggiore operatore risulta Dhl, con il 21,8%, seguito da TNT-FedEx con il 18,7% e da BRT con il 17,0% del mercato.
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