Dopo 50 GB la velocità passa a 32 kbps - Ad accendere la miccia la denuncia di Vodafone sulla quale si è espressa il Giurì, che ha rilevato come la promessa di "Giga senza limiti" presente nell'offerta sia in realtà parzialmente ingannevole, poiché l'operatore blu propone "GB senza limiti" o "GB illimitati" salvo poi strozzare la velocità di navigazione a 32 kbps dopo 50 GB di consumo nel mese di riferimento.
Dunque, una volta superata la soglia dei 50 GB utilizzati, la velocità di navigazione era destinata ad essere ridotta a 32Kbps, "strozzamento" che potrebbe causare dei disagi in caso di uso in mobilità.
Dal canto suo, TIM si è difesa adducendo motivazioni formali, come ad esempio che nell'offerta si parla unicamente di quantità di dati fruibili e non di velocità - nessuna promessa, perciò, sulla seconda -, che la pubblicità è statica e l'utente dunque ha tutto il tempo di informarsi, apprendere i contenuti nelle note e che 32kbps sono sufficienti per attività di "non poco conto".
Il Giurì dà ragione a Vodafone - A riportare la calma nelle acque agitate del mare delle telco, ci ha dunque pensato il Giurì stabilendo che la pubblicità non è conforme all'articolo 2 del Codice di Autodisciplina e dunque va tolta o modificata in modo consono. Detto, fatto: consultando la pagina che riporta l'offerta al centro del contendere è riportata la dicitura in cui viene dichiarata la velocità: "Superati i 50 GB la velocità si riduce a 32kbps".
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