Per la popolare app di video amatoriali si erano fatte avanti Microsoft e Walmart e l'operazione sembrava già destinata chiudersi in un batter d'ali, quando ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, ha precisato che la vendita degli asset che comprendono il mercato statunitense, canadese, neozelandese ed australiano è soggetta all'OK del governo cinese. Lo prevedono le leggi del paese asiatico per l'export di tecnologia e la cesisone di asset strategici.
La situazione torna così ad ingarbugliarsi dopo che Trump aveva lanciato un aut aut ai cinesi: vendete l'app o sottostare al blocco sul mercato statunitense per ragioni di sicurezza nazionale.
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