Tfr, quando è possibile chiedere l'anticipo? Calcolo, requisiti e condizioni

A stabilire a quali condizioni si può chiedere l'anticipo del Tfr è il codice civile all'articolo 2110 che disciplina anche come si calcola la liquidazione

Tfr, quando è possibile chiedere l'anticipo? Calcolo, requisiti e condizioni
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Domenica 31 Luglio 2022, 19:51 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 00:43

Il trattamento di fine rapporto (Tfr) è una forma di retribuzione differita che viene accantonata ogni anno e che viene erogata al lavoratore generalmente al termine del rapporto di lavoro. Ci sono però dei casi in cui è possibile chiedere l'anticipo del trattamento. Ecco quali sono i requisiti e le condizioni.

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I requisiti per l'anticipo del Tfr

A stabilire a quali condizioni si può chiedere l'anticipo del Tfr è il codice civile all'articolo 2110 che disciplina anche come si calcola la liquidazione. «Il prestatore di lavoro, con almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, può chiedere, in costanza di rapporto di lavoro, una anticipazione non superiore al 70 per cento sul trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta», si legge nella norma.  L'anticipazione puo' essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene ovviamente detratta dal trattamento di fine rapporto che verrà erogato al termine del rapporto di lavoro.

I casi in cui si può chiedere l'anticipo

Lo stesso articolo del codice civile stabilisce anche i casi precisi in cui può essere richiesto l'anticipo. «La richiesta deve essere giustificata dalla necessità di: a) eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche; b) acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile».

I limiti per l'azienda

Il datore di lavoro non è tenuto comunque a soddisfare tutte le richieste di anticipo di Tfr ricevute. «Le richieste sono soddisfatte annualmente entro i limiti del 10 per cento degli aventi titolo - stabilisce ancora la norma - e comunque del 4 per cento del numero totale dei dipendenti».

Condizioni di miglior favore infine possono essere previste dai contratti collettivi o da patti individuali.

I contratti collettivi possono inoltre stabilire criteri di priorità per l'accoglimento delle richieste di anticipazione. 

Il fondo di previdenza complementare

Se il lavoratore ha deciso di versare il Tfr a un fondo di previdenza complementare è il fondo stesso a poter prevedere condizioni aggiuntive o regole più favorevoli peril dipendente.

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