Terna inaugura il primo ponte elettrico tra Italia e Balcani

Terna inaugura il primo ponte elettrico tra Italia e Balcani
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Venerdì 15 Novembre 2019, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 16:08
L'Italia e il Montenegro uniti da un lungo «ponte» elettrico e «invisibile». La società di gestione della rete elettrica nazionale Terna ha inaugurato oggi una nuova infrastruttura, alla presenza del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e del Presidente del Montenegro Milo Dukanovic. L'opera rappresenta un record per lunghezza, tecnologia e innovazione, strategica in termini di sicurezza ed efficienza dei due sistemi elettrici e per l'integrazione delle fonti rinnovabili.

«Sono molto orgoglioso di inaugurare questa importante e innovativa infrastruttura, che costituisce uno snodo fondamentale per l'Unione Energetica Europea», ha dichiarato l'amministratore delegato di Terna Luigi Ferraris, aggiungendo che «l'opera costituisce un volano di sviluppo" ed è "necessaria per la crescita di un mercato elettrico integrato affidabile, efficiente e sostenibile».

L'infrastruttura, per un investimento complessivo stimato in circa 1,1 miliardi di euro, entrerà in esercizio entro la fine dell'anno.

Un ponte di 423 chilometri

Il ponte elettrico sottomarino che collegherà l'Italia ai Balcani, partendo dal sito di Cepagatti (Abruzzo) per arrivare a Lastva, nel comune di Kotor, rappresenta il più lungo collegamento sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna: 423 km sono posati sotto le acque dell'Adriatico, a una profondità massima di 1.215 metri, a cui si aggiungono 22 km di cavo interrato, 16 in Italia (dall'approdo costiero fino alla stazione di Cepagatti) e 6 in Montenegro (da Budva alla stazione di Kotor).

Un modello di innovazione che ha coinvolto 124 imprese

Le stazioni elettriche di Cepagatti e Kotor sono un esempio di eccellenza tecnologica, al vertice mondiale per le soluzioni nel campo dell'elettrotecnica, con la particolarità di avere il convertitore di elettricità più potente mai realizzato da Terna.

L'elettrodotto è il risultato del lavoro di anni di tecnici e professionisti altamente qualificati e specializzati: ha coinvolto complessivamente 124 imprese (80 in Italia, il 62% delle quali abruzzesi, e 44 in Montenegro) nei cantieri avviati nel 2012. I cavi sottomarini sono stati collocati sul fondale adriatico attraverso tre distinte campagne di posa, avvenute tra il 2015 e il 2017.

Infrastruttura strategica

L'infrastruttura in corrente continua consentirà ai due Paesi di scambiare elettricità in maniera bidirezionale: inizialmente per una potenza di 600 MW, che diventeranno successivamente 1.200 MW quando sarà realizzato anche il secondo cavo, previsto nei prossimi anni. Ciò permetterà di diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare l'affidabilità, l'efficienza, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e la resilienza delle reti elettriche delle due sponde adriatiche e consentirà di sfruttare pienamente il potenziale di produzione da fonti rinnovabili, disponibili sia in Italia che nell'area balcanica.

L'interconnessione Italia-Montenegro è considerata di rilevanza strategica per l'integrazione dei mercati elettrici a livello continentale ed è stata inserita tra i Progetti di Interesse Comune (PCI) dalla Commissione Europea, che nel 2008 ne ha co-finanziato gli studi di fattibilità nel quadro del programma di supporto alle infrastrutture elettriche prioritarie Trans-European Network (TEN) con la banca europea EBRD (European Bank for Reconstruction and Development) che ne ha finanziato l'analisi costi-benefici lato montenegrino.

Con questo progetto salgono a 26 le linee di interconnessione con l'estero gestite da Terna, rafforzando l'Italia nel ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica.

 
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