L'assemblea degli azionisti di Terna ha approvato oggi il bilancio 2020 chiuso con un utile netto di gruppo di 785,5 milioni di euro (+3,7%). I soci hanno anche deliberato, con il 99,37% dei voti a favore, la distribuzione di un dividendo di 26,95 centesimi di euro per azione (+8% rispetto al 2019, in linea con la politica presentata al mercato) e la distribuzione di 17,86 centesimi di euro per azione, a saldo dell'acconto sul dividendo di 9,09 centesimi di euro già posto in pagamento dal 25 novembre 2020. Il saldo del dividendo verrà messo in pagamento a decorrere dal 23 giugno 2021 con “data stacco” coincidente con il 21 giugno 2021.
"Nel 2020 Terna ha rilevato un miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari, avendo saputo imprimere una forte accelerazione alla realizzazione degli investimenti nella seconda metà dell'anno, subito dopo il periodo di lockdown ha sottolineato l'ad di Terna, Stefano Donnarumma -. Considerando sia la performance di Borsa che l’impatto dei dividendi pagati nell’anno, inoltre, il titolo Terna ha garantito un ritorno totale per i propri azionisti del 9,36%. Ora abbiamo grandi opportunità da cogliere ed elevate competenze distintive che ci hanno reso un grande gruppo e che ci permetteranno di raggiungere i nostri obiettivi a beneficio del sistema Paese.
"Nell'anno del Covid abbiamo vinto la sfida, non siamo venuti meno alla nostra missione principale ha detto la presidente di Terna, Valentina Bosetti -. E lo abbiamo fatto garantendo anche un buon risultato finanziario che ci consentirà di continuare a investire. Abbiamo guardato alle necessità di lungo periodo dell'azienda e del Paese. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza uno straordinario sforzo in direzione della sostenibilità che ha radici antiche: il cuore di Terna è un cuore verde che batte per la sostenibilità e la decarbonizzazione".
I soci hanno infine dato viia libera anche al Piano di incentivazione di lungo termine basato su azioni ordinarie della società e alla disposizione di azioni proprie per un massimo di 1,95 milioni di azioni ordinarie della società, rappresentative dello 0,10% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 10 milioni di euro. Ok anche alla prima e seconda sezione della Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti.