Acea, ora si accelera sul termovalorizzatore: il piano dell'ad Palermo sull'impianto di Roma

Pronto il progetto di Santa Palomba che verrà depositato all’inizio di marzo

Acea, ora si accelera sul termovalorizzatore: il piano dell'ad Palermo sull'impianto di Roma
di Umberto Mancini
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 00:01

Mentre si vanno definendo le procedure per la nuova governance dopo l’addio anticipato della presidente Micaela Castelli, Acea accelera sul nuovo termovalorizzatore. La multiutility guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Palermo sta infatti per presentare, insieme a una cordata che include aziende nazionali e internazionali leader nei rispettivi settori operativi, il progetto per la realizzazione del nuovo impianto di Santa Palomba a Roma.

TECNOLOGIE D’AVANGUARDIA 
L’impianto, atteso da oltre 25 anni per compiere il definitivo salto di qualità nel trattamento dei rifiuti, sarà dotato delle tecnologie più all’avanguardia in Europa.

Il progetto sarà presentato entro il primo marzo. Fa parte di una strategia più ampia che il manager sta perseguendo con forte accelerazione dopo anni di sviluppo rallentato, probabilmente complice il Covid e una congiuntura non facile. 

Va segnalato che Palermo, arrivato a ottobre alla guida dell’azienda, fin da subito ha precisato che la cifre della sua gestione sarebbero state «crescita e innovazione con le nostre forze». Di qui la decisione di valorizzare le competenze interne piuttosto che ricorrere a nuove risorse esterne. Anche per questo ha potuto bruciare i tempi approfittando delle conoscenze acquisite in azienda. 

GLI OBIETTIVI
Vale aggiungere che nell’area dei rifiuti la società romana ha nello stesso tempo raggiunto tre importanti obiettivi. Da un lato ha avviato, dopo due anni e mezzo di stallo, la realizzazione del nuovo impianto di termovalorizzazione - la quarta linea - che opera nei pressi di San Vittore (Frosinone), progetto che ha come obiettivo dichiarato il potenziamento della capacità di gestione dei rifiuti nell’area del Lazio. Un’opera fondamentale per chiudere il ciclo della immondizia nella regione. 

Opera, va detto, per la quale Acea Ambiente in pochi mesi ha ottenuto tutte le approvazioni necessarie. Contestualmente è stata anche indetta una gara europea per la presentazione delle offerte che si chiuderà entro marzo. 

L’intervento aumenterà la capacità di termovalorizzazione di non meno di 186.000 tonnellate annue, con un investimento di oltre 200 milioni di euro. 

Sempre sul fronte rifiuti, una delle emergenze che la Capitale deve superare in gran fretta per impedire che una situazione già grave diventi gravissima, va precisato che l’azienda guidata da Palermo sta definendo nuovi accordi con l’Ama. 

Accordi che la porteranno a gestire una quota di circa il 60 per cento dei rifiuti di Roma. Il contratto prevede un maggior smistamento sui propri impianti per quanto riguarda le tipologie di rifiuto (scarto pesante, frazione organica stabilizzata e combustibile solido secondario) oltre che la gestione della logistica verso l’estero degli scarti di raffinazione. 

Sempre con l’obiettivo di risolvere il problema dei rifiuti laddove sono un problema irrisolto, Acea si è anche mossa per rafforzare il suo posizionamento strategico nel Centro Italia. 

IL POSIZIONAMENTO
Per esempio, in Umbria ha creato il modello di multiutility regionale con l’aggregazione di Asm Terni, società che include anche i servizi di selezione, trasporto e raccolta dei rifiuti nel territorio dell’Ati 4 Umbria.
In Abruzzo il gruppo ha invece acquistato Deco, società che si occupa della realizzazione e gestione di impianti di trattamento dei rifiuti. Il perimetro di attività dell’azienda abruzzese comprende, tra l’altro, anche un impianto molto avanzato di trattamento meccanico biologico, un impianto fotovoltaico, un impianto a biogas e due impianti di smaltimento.

Nelle Marche, infine, è stata acquisito Italmacero, un gruppo impegnato nel trattamento meccanico e recupero di rifiuti urbani differenziati e speciali non pericolosi. Con un impianto che ha una capacità di circa 13.000 tonnellate. Ma le nuove iniziative messe in atto da Palermo in questi mesi per imprimere un cambio di passo sostanziale alla società non si fermano qui. In provincia di Roma, Acea ha acquisito la maggioranza di Tecnoservizi, una società attiva nel trattamento meccanico e nel recupero di rifiuti urbani differenziati e speciali non pericolosi, con una capacità di trattamento di 210 mila tonnellate. Una strategia organica per risolvere alla radice un problema che non affligge solo la Capitale.

IL BALZO IN BORSA
Tra quanti apprezzano l’operato del manager Palermo c'è anche la Borsa: dal suo arrivo, all’inizio di ottobre, il titolo ha guadagnato il 30% circa passando da 10,7 euro a 14,2 euro. 
 

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