Taxi? No, grazie. Gli italiani bocciano il servizio delle grandi città: costa troppo ed è di bassa qualità. Per 3 italiani su 4, all'estero il servizio è nettamente migliore e per migliorarlo in Italia serve una riforma complessiva del servizio di trasporto pubblico non di linea. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Quorum-YouTrend nel mese di febbraio.
Roma, bus bocciati dai cittadini: ultimo posto in Europa. Contento solo uno su 4
Taxi, gli italiani bocciano il servizio
Sondaggio secondo cui il 52% degli intervistati si dice favorevole ad una nuova legge.
Le riforme richieste
Un servizio quindi più economico, ma anche più smart. Il 71% degli intervistati vorrebbe poter prenotare la corsa tramite un'applicazione del proprio smartphone e, per il 61%, poter valutare il gradimento del servizio sempre tramite l'applicazione. L'insoddisfazione del servizio in Italia fa emergere maggiormente lo scarto con l'estero: il 74% di chi ha viaggiato all'estero negli ultimi cinque anni, ritiene che il servizio di taxi sia migliore di quello italiano. «La ricerca evidenzia che la maggioranza assoluta degli intervistati - un campione rappresentativo di italiani residenti nelle città sopra i 100.000 abitanti - auspica una riforma del trasporto pubblico non di linea, per migliorare qualità ed efficienza del servizio, ma anche per i possibili effetti positivi sulla creazione di posti di lavoro», commenta Lorenzo Pregliasco, managing partner di Quorum / Youtrend.