Tavoli all’esterno fino a dicembre, passa la norma salva-ristoranti. Prorogato il “liberi tutti” sui dehors

Proroga a sorpresa nella bozza finale dell’Aiuti ter. Plaudono i commercianti: «È un sostegno anche contro il caro-bollette». Le proteste del Codacons

Tavoli all’esterno fino a dicembre, passa la norma salva-ristoranti. Prorogato il “liberi tutti” sui dehors
di Andrea Bassi
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Venerdì 23 Settembre 2022, 21:31 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 12:23

Per i Bar e i ristoranti i dehors saranno “liberi” fino alla fine dell’anno. A sorpresa, nell’ultima bozza del decreto aiuti-ter, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è spuntata una proroga fino al 31 dicembre di quest’anno della possibilità di realizzare dehors e pedane all’aperto. Il nuovo articolo inserito nel provvedimento e intitolato «ulteriori disposizioni di sostegno alle imprese», non era presente nella bozza entrata in consiglio dei ministri.

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Il provvedimento, come detto, estende al 31 dicembre, «salvo disdetta dell’interessato», l’applicazione delle disposizioni decise nel 2020 per il Covid, che consentono la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e spazi aperti di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni.

Una misura che negli ultimi due anni ha dato una grossa mano ai ristoratori, soprattutto nella fase più acuta della pandemia, quando a causa delle restrizioni, non era possibile servire pranzi e cene in ambienti chiusi. La decisione è stata accolta positivamente dalle associazioni degli esercenti. «Se confermata», ha subito detto Giancarlo Banchieri, Presidente nazionale di Fiepet, «la proroga dei dehors attualmente nella bozza del decreto Aiuti ter sarebbe una notizia assolutamente positiva». 

 


LE REAZIONI
Anche per Fipe Confcommercio si tratta di una notizia positiva. «La proroga al 31 dicembre 2022», spiegano dall’Associazione, «consentirà alle imprese di affrontare meglio un periodo che si preannuncia critico sia per l’aumento consistente dei costi, a partire da quelli dell’energia, che per l’atteso rallentamento dell’economia. Bene», dice ancora la Fipe, «ha fatto il governo a reiterare una misura che è stata particolarmente apprezzata anche dai cittadini e che ha permesso di rivitalizzare le città».  Chi invece si è messo di traverso alla decisione del governo, è il Codacons. Per l’associazione dei consumatori, la proroga fino a fine anno della possibilità per bar e ristoranti di realizzare dehors e pedane all’aperto prevista dall’ultima bozza del decreto aiuti ter è «un abuso verso i cittadini» e, la misura, «se sarà confermata, porterà a denunce e ricorsi da parte dell’associazione». Dopo le ultime limature, il decreto aiuti ter dovrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Toccherà invece al nuovo Parlamento che uscirà dalle elezioni politiche di domani, occuparsi della sua conversione in legge. Nel provvedimento hanno trovato spazio una serie di misure contro il caro energia, a partire dal bonus di 150 euro che sarà erogato a novembre a tutti i lavoratori dipendenti e pensionati con un reddito inferiore a 20 mila euro.


Nel provvedimento del governo hanno trovato spazio anche i crediti di imposta per le imprese. Bar e ristoranti potranno beneficiare di uno sconto fiscale del 30 per cento sulle bollette di ottobre e di novembre. Toccherà ancora una volta al prossimo inquilino di Palazzo Chigi (e a quello del Tesoro) decidere se prorogare l’agevolazione fiscale anche per il mese di dicembre. 
 

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