Tasse slittate per il virus, mini condono per le imprese

Tasse slittate per il virus, mini condono per le imprese
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Mercoledì 22 Luglio 2020, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 10:04

ROMA Una cancellazione parziale delle tasse non versate durante i mesi del lockdown per le imprese maggiormente in crisi, come quelle turistiche o della ristorazione. La misura potrebbe essere inserita all'interno del «decreto di agosto», il provvedimento che sarà finanziato con lo scostamento da 20 miliardi di euro che dovrebbe essere approvato dal governo a breve. Oltre al rifinanziamento della Cig legata al Covid, del blocco dei licenziamenti oltre la scadenza del 17 agosto, del finanziamento dei bilanci di Regioni (2,8 miliardi) e Comuni, nel provvedimento potrebbero arrivare altre misure.

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Ad annunciarlo è stata il vice ministro dell'Economia Laura Castelli. Un modo forse, anche di provare a fare la pace con la categoria dei ristoratori, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle parole della stessa Castelli che aveva invitato gli imprenditori del settore a cambiare lavoro. Il governo, durante il lockdown, aveva fatto slittare i versamenti relativi alle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, alle addizionali regionali e comunali, all'Iva e ai contributi previdenziali ed assistenziali, nonché ai premi per le assicurazioni obbligatorie (Inail), sospesi per i mesi di aprile e maggio 2020, a favore di esercenti attività di impresa, arte e professione fino al 16 settembre. Dando inoltre la possibilità di versare il dovuto in 4 rate, la prima sempre a settembre.

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LE ATTIVITÀ
Secondo quanto detto dalla Castelli ora, invece, una parte delle tasse non versate durante il periodo di chiusura obbligatoria delle attività potrebbe essere condonato. Si starebbe ragionando attorno ad un terzo di quanto dovuto, anche se la misura andrebbe a beneficio solo dei settori più colpiti dalla crisi, quelli che hanno subito perdite rilevanti del proprio fatturato (superiori al 50%), come il turismo, la ristorazione o l'abbigliamento.
 



Per tutte le altre imprese, invece, si starebbe ragionando su un allungamento della rateizzazione. In molti ritengono ormai difficile che a settembre le imprese siano in grado di colmare gli arretrati con il Fisco e tornare ai versamenti ordinari. Così come potrebbero essere prorogate anche altre misure adottate durante il lockdown, a partire dalla moratoria sui prestiti delle banche, in vigore al momento fino al 30 settembre. Un allungamento potrebbe esserci anche per la ripresa della riscossione da parte dell'Agenzia delle Entrate, al momento sospesa fino alla fine di agosto. L'uscita dalle misure emergenziali adottate dal governo si sta rivelando infatti più difficile del previsto.
Andrea Bassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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