Tasse, niente Imu 2021 alle aziende in difficoltà: azzeramento quasi certo per gli alberghi

Tasse, niente Imu 2021 alle aziende in difficoltà
di Michele Di Branco
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Martedì 15 Dicembre 2020, 22:21 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 12:20

Nel 2021 gli alberghi non pagheranno l’Imu. Il governo alle prese con gli ultimi nodi da sciogliere sulla manovra (la discussione generale è prevista per venerdì alla Camera) sembra aver trovato un accordo su uno dei temi più caldi: gli aiuti alle categorie in difficoltà a causa del Covid-19. Ci sono quattro emendamenti in commissione Bilancio su questa materia e ieri il relatore della manovra, Stefano Fassina, ha confermato che «ci sarà un intervento sull’Imu per il 2021 per i settori più in sofferenza». Tra questi, appunto, rientrano gli alberghi che saranno esentanti dal versamento delle due rate in programma il prossimo anno. Nella maggioranza si sta ragionando sull’opportunità di estendere il beneficio anche ad altri settori (in prima fila ci sarebbero bar e ristoranti) ma il ministero del Tesoro sta facendo valutazioni di carattere finanziario per capire fin dove si può estendere l’agevolazione. Occorre ricordare che proprio oggi si va in cassa per la seconda e ultima rata dell’Imu 2020. 

I proprietari di seconde case o di immobili di lusso dovranno effettuare il pagamento che vale complessivamente 16 miliardi.

Ma con il decreto agosto prima e con il dl ristori poi, il governo ha deciso di esonerare alcune attività. Tra queste, oltre agli alberghi (che dunque continueranno a non pagare il prossimo anno) figurano stabilimenti balneari, terme, immobili destinati alle attività ricettive. Ma anche i teatri e i cinema, le discoteche e le fiere. Niente imposta anche per i bar e i ristoranti delle zone dichiarate rosse o arancioni e anche se poi passate a categoria gialla. Intanto il ministero del Lavoro sta valutando gli emendamenti alla manovra che puntano a introdurre ammortizzatori per i lavoratori autonomi: spunta una proposta di riformulazione per fare in modo che il nuovo strumento coinvolga anche i professionisti iscritti alle casse private, con particolare attenzione ai giovani che si approcciano alle professioni. Stallo invece sul Superbonus 110%. Ogni anno di proroga costa 10 miliardi. Al momento, ci sono 6,5 miliardi a disposizione. Il Pd sarebbe orientato a usare intanto quelli per estendere la misura ai lavori terminati entro la fine del 2022, prevedendo uno stop all’avvio dei nuovi a metà dello stesso anno. Ma i Cinque Stelle non mollano: «È imprescindibile che sia prorogato almeno fino al 2023», ha ribadito il capogruppo alla Camera, Davide Crippa. 

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Le altre misure

Sul tema auto, lo scontro è sul come dividere i 400 milioni a disposizione per la proroga a giugno dei bonus in scadenza a dicembre. I 5 Stelle puntano a privilegiare le vetture elettriche e ibride, il Pd mira invece a dare spazio anche a quelle diesel e benzina di ultima generazione e a prevedere incentivi anche per l’acquisto di quelle aziendali. Sembra invece tramontato il tema cannabis light: l’approvazione dell’emendamento caro ai 5 Stelle per una liberalizzazione bloccherebbe sul nascere ogni tentativo di accordo con le opposizioni sul resto delle modifiche da fare alla manovra. Intanto il Senato, con voto di fiducia, ha dato l’ok al decreto Ristori inglobando i quattro decreti emanati dal governo in autunno e aggiungendo anche qualche novità approvata nel corso dell’esame in Commissione: dal rimborso degli sconti sugli affitti alla proroga della sospensione della tassa per i tavolini all’aperto. A Palazzo Madama, la presidente Elisabetta Casellati è intervenuta per cancellare alcune norme, il passaggio alla Camera è previsto rapido e blindato per evitare intoppi in vista della scadenza del 27 dicembre, rimandando ulteriori sostanziosi interventi al già previsto Ristori cinque, atteso a gennaio. A partire dal 2021 la dote per gli aiuti (che saranno indirizzati, tra gli altri, agli impianti sciistici e alle aziende della filiera) sarà infatti rimpinguata grazie al nuovo scostamento da circa 20 miliardi annunciato dal governo. 
 

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