Tasse, ecco cosa va pagato dal 20 luglio. Commercialisti contro la mancata proroga: «Sciopero»

Tasse, ecco cosa va pagato dal 20 luglio. Commercialisti contro la mancata proroga: «Sciopero»
3 Minuti di Lettura
Sabato 18 Luglio 2020, 20:17 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 00:14

Tasse, nessuna proroga. Il D-day è fissato per il 20 luglio. Niente nuovi rinvii, lunedì super-maratona per le scadenze fiscali con gli appuntamenti già stabiliti che si sono accavallati a quelli rinviati a causa dell'emergenza dettata dal Coronavirus. Da metà alla fine del mese sono 246 secondo i commercialisti che dopo le richieste dei giorni scorsi, ora sono tornati alla carica chiedendo una riapertura dei termini per dichiarazione dei redditi ed Irap fino al 20 settembre e minacciando uno sciopero.

Tasse ridotte per i pensionati che si trasferiscono al Sud dall'estero: ecco i requisiti

Dichiarazione dei redditi, per gite scolastiche e mense detrazione fino a 152 euro

 

LA SITUAZIONE


Un ulteriore rinvio, secondo le stime dell'amministrazione centrale, farebbe mancare ancora alle casse dello Stato, già provate dall'emergenza, un flusso stimato intorno a 8,4 miliardi. Per gli acconti e i saldi rinviati all'appello lunedì saranno chiamati 4,5 milioni di contribuenti, in prevalenza partite Iva. Per i contribuenti altre due date calde saranno poi il 30 ed il 31 luglio. Ad appoggiare la protesta dei commercialisti c'è Forza Italia che invita alla disobbedienza fiscale per la giornata del 20 luglio: «Di fronte a un governo miope e insensibile alle difficoltà oggettive di chi deve fare tutti i giorni i conti con una crisi tremenda causata dalla pandemia da Covid-19 l'unica alternativa è la disobbedienza fiscale», dice Sestino Giacomoni con Mariastella Gelmini che chiede una proroga fino al 2021. C'è quindi la posizione del sindacato : «Giusta la moratoria, ma ora che si è ripartiti è bene che si torni alla normalità. Certo le scadenze sono molte ma ci auguriamo che con la riforma fiscale ci sia una semplificazione ed una diversificazione degli appuntamenti», dice all'ANSA il segretario confederale della Uil Domenico Proietti che ribadisce la richiesta al governo di aprire presto il confronto sulla riforma fiscale.
 

LE SCADENZE


Lunedì 20, si parte dunque con l'appuntamento più consistente, vale a dire con il pagamento del saldo 2019 e acconto 2020 delle imposte sui redditi. Pagamento anche per le partite Iva soggetti Isa ed il saldo 2019 dei versamenti Iva. Appuntamento anche per le e-fatture con il versamento dell'imposta di bollo per quelle emesse da aprile a giugno. Si versa inoltre il saldo 2019 della cedolare secca e il primo acconto 2020. Acconto 2020 e saldo 2019 anche per i soggetti Ires e per l'Irap. In realtà per quanto riguarda i saldi e acconti di Iva e imposte dirette (Ires e Irpef) il pagamento può essere rinviato anche fino al 20 agosto, ma pagando una maggiorazione dello 0,40%. Sabato 25 (ma scadenza effettiva lunedì 27) scade per i titolari di partite Iva la presentazione degli elenchi riepilogativi (IntrastaT) relativi al mese/trimestre precedente. Insomma, entro il 20 luglio quindi dovranno essere versate Irpef, addizionali, Ires, Irap, saldo e primo acconto cedolare secca, imposte sostitutive, tra cui la flat tax dei forfettari.
 

LE ALTRE TAPPE


Parecchie scadenze anche giovedì 30 e venerdì 31 luglio: è possibile effettuare i versamenti Irpef dell'acconto 2020 e saldo 2019 con la maggiorazione dello 0,4%. Con la maggiorazione si può versare anche il saldo 2019 e primo acconto del 2020 della cedolare secca sugli immobili. Si versa inoltre l'imposta di registro sui contratti di locazione. È anche il giorno del pagamento dell'Iva per gli acquisti intracomunitari. Sempre il 31 appuntamento con il canone Rai, e -attenzione- c'è anche la scadenza per il ravvedimento breve. Tra gli appuntamenti infine anche l'invio della comunicazione riguardante l'esterometro entrata in vigore lo scorso anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA