Svizzera, banca centrale conferma tassi. Rivede stime inflazione e PIL

Svizzera, banca centrale conferma tassi. Rivede stime inflazione e PIL
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Giovedì 19 Settembre 2019, 10:30
(Teleborsa) - Costo del denaro fermo in Svizzera. Lo ha deciso la Swiss National Bank (SNB) che mantiene quindi invariata la politica monetaria espansiva, puntando a stabilizzare l'evoluzione dei prezzi e sostenere l'attività economica.

ll tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali resta invariato a -0,75% e la fascia obiettivo per il Libor a tre mesi resta invariata nell'intervallo compreso fra -1,25% e -0,25%.

La Banca nazionale ribadisce inoltre la sua disponibilità ad intervenire se necessario sul mercato dei cambi, considerando la situazione valutaria complessiva, che vede un franco leggermente deprezzato nei confronti del dollaro USA e fermo rispetto all'euro. "Alla luce dei recenti sviluppi internazionali e delle prospettive inflazionistiche in Svizzera, la politica monetaria espansiva è tuttora necessaria - si legge nella nota - . La situazione sul mercato dei cambi rimane fragile e il franco si è apprezzato su base ponderata per il commercio estero. Esso continua a presentare una valutazione elevata".

Riviste al ribasso le stime di inflazione e di crescita per il 2019. Per l'anno in corso, la previsione si colloca allo 0,4%, ossia a un livello di poco inferiore allo 0,6% dello scorso trimestre. Per il 2020, la Banca nazionale si attende ora un'inflazione dello 0,2%, contro lo 0,7% di tre mesi fa. Per il 2021 il tasso di inflazione sale allo 0,6%, anziché all'1,1% come previsto nel secondo trimestre. La previsione condizionata di inflazione si basa sull'assunto che il tasso guida BNS rimanga pari a - 0,75% lungo l'intero orizzonte previsivo.

Nel suo nuovo scenario di base per l'economia mondiale la BNS rivede al ribasso la propria previsione di crescita per i prossimi trimestri. Nel breve periodo la dinamica internazionale dovrebbe risultare modesta. Per il medio termine la Banca nazionale si attende però che la congiuntura globale riprenda vigore, anche per effetto delle misure di allentamento monetario. L'inflazione dovrebbe poi tornare ad aumentare gradualmente. Per l'intero 2019 la Banca nazionale si attende un progresso del PIL compreso tra lo 0,5% e l'1%, contro l'1,5% circa della previsione di giugno.
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