Superbonus in crisi per caro prezzi e controlli

Ance: «Bene le verifiche contro le frodi, ma attenzione all’eccesso di burocrazia». Servono più risorse statali per far fronte all’aumento record delle materie prime

Superbonus in crisi per caro prezzi e controlli
di Francesco Bisozzi
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Sabato 20 Novembre 2021, 01:24 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 09:48

 Sì ai controlli anti-frode, no a eccessi di burocrazia in grado di frenare il Superbonus e gli altri incentivi per la casa. Gabriele Buia, numero uno dell’Ance, va subito al punto, lanciando anche l’allarme sul caro materiali. «Bene l’estensione dei prezzari a tutti i bonus edili, per garantire la congruità dei prezzi e sbarrare la strada ad aumenti e comportamenti illeciti». Quanto però alla stretta sui controlli, la norma così come è stata pensata rischia, sempre secondo l’Ance, di causare rallentamenti o addirittura blocchi delle operazioni in corso. «È necessario - spiega Buia - che la norma non sia retroattiva e che la decorrenza delle nuove disposizioni sia relativa ai lavori avviati dopo il 12 novembre». 

LA POSIZIONE

Sulla stessa linea d’onda la Confartigianato. «Preoccupa il blocco su sconto in fattura e cessione del credito imposto dal decreto Controlli, va introdotto un limite di spesa per interventi al di sotto dei quali non siano obbligatori visto di conformità e asseverazione della congruità della spesa», ha aggiunto l’organizzazione. 
Il decreto che introduce nuovi controlli e adempimenti per gli interventi che possono beneficiare delle detrazioni fiscali ordinarie relative a interventi edilizi e del Superbonus al 110% prevede sempre la necessità di visto di conformità e asseverazione della congruità delle spese sostenute.

Inoltre la cessione del credito e lo sconto in fattura per i bonus casa possono ora essere sospesi dall’Agenzia delle Entrate, per un periodo non superiore a 30 giorni, qualora emergano comunicazioni con profili di rischio da sottoporre a ulteriori verifiche. Secondo i calcoli del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, il monte totale delle frodi sui bonus per la casa, compreso il Superbonus, ammonta oggi a 950 milioni di euro. In questa fase a rallentare i bonus casa contribuiscono innanzitutto l’aumento del costo delle materie prime, il loro difficile reperimento e la carenza di manodopera nel settore delle costruzioni. «Occorre trovare una soluzione agli eccezionali rincari che, da oltre un anno, stanno interessando alcuni fondamentali materiali da costruzione. Per le imprese già impegnate nei lavori gli aumenti dei prezzi incidono sulla sostenibilità economica dei contratti in corso. Il fatto che sia stato esteso al secondo semestre del 2021 il meccanismo revisionale previsto per il primo semestre dell’anno è senz’altro positivo, però servono più risorse rispetto ai 100 milioni di euro previsti», aggiunge Buia. Inoltre l’associazione nazionale dei costruttori edili stima che il settore delle costruzioni attualmente necessita di almeno 265mila lavoratori aggiuntivi. 

I LIMITI

Stando all’ultimo report dell’Agenzia nazionale per l’energia, il Superbonus aveva totalizzato alla fine di ottobre 57.664 pratiche, corrispondenti a 9,7 miliardi di euro di investimenti. A fare da traino le unità unifamiliari con 29.369 pratiche, seguite dalle unità immobiliari funzionalmente indipendenti (19.938 pratiche) e poi dai condomini (8.356 pratiche). Tuttavia, per quanto riguarda le villette la proroga del Superbonus al 31 dicembre del 2022 deve fare i conti con un limite Isee di 25mila euro. «Il limite contenuto nella manovra è troppo stringente, in questo modo si rischia di spegnere il principale motore dell’incentivo, va trovata un’alternativa», commenta a sua volta il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, Francesco Miceli.
Sia l’Ance sia il Consiglio nazionale degli architetti spingono poi affinché venga introdotto l’obbligo di affidare i lavori a imprese qualificate, in modo da garantire sicurezza e qualità dei lavori realizzati. Come? Attraverso la messa in pista di un sistema di qualificazione che attesti la capacità delle imprese impegnate nei lavori che beneficiano dei bonus edilizi, analogamente a quanto previsto per i lavori privati di ricostruzione, con contributi pubblici, delle aree terremotate del Centro Italia. 

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