Superbonus, Conflavoro: «Compensazione crediti con F24 non basta. Lo Stato metta in campo uno strumento per l'acquisto»

Le parole del presidente nazionale di Conflavoro Pmi Roberto Capobianco presso la commissione Finanze della Camera

Superbonus, Conflavoro: «Compensazione crediti con F24 non basta. Lo Stato metta in campo uno strumento per l'acquisto»
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Martedì 28 Febbraio 2023, 17:35

Per sbrogliare la matassa del superbonus, e soprattutto quella della cedibilità dei crediti sospesa per decreto dal governo, resta l'ipotesi da parte delle banche degli F24 relativi ai versamenti fiscali dei propri clienti. Conflavoro Pmi – Confederazione Nazionale Piccole e Medie spiega il suo punto di vista e le soluzioni da adottare.


Il punto di Conflavoro

«Non vogliamo puntare il dito contro il governo, ma servono soluzioni che consentano allo Stato di portare a casa un risultato e alle aziende di vivere e ripartire. Bene la compensazione, che anche Abi sta proponendo, per gli F24 delle aziende clienti delle banche, ma non basta. Serve che lo Stato metta in campo uno strumento per l'acquisto dei crediti delle aziende, dando loro elementi che possano patrimonializzare attraverso l'emissione di Btp e Ctz».

 

Così il presidente nazionale di Conflavoro Pmi, Roberto Capobianco, in audizione presso la commissione Finanze della Camera.

Il dl 11/2023 ha comportato «grossi problemi in una fase già critica per il settore dell'edilizia.

Dei 19 miliardi di euro incagliati circa due riguardano le aziende di Conflavoro, che rappresenta 10mila aziende edili», sottolinea Capobianco. Conflavoro propone di rimettere in campo «uno sconto in fattura per importi piccoli, ipotizziamo sotto i 100mila euro, che possa anche prevedere quella compensazione che le banche potrebbero fare con gli F24 dove, però, la cessione non può superare una soglia di decenza del 10%».

Serve «un decreto d'urgenza per aiutare quelle imprese che sono pronte al fallimento, allargando il campo di applicazione della legge 3/2012», propone Conflavoro.

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