Superbonus 110%, arriva il modulo unico: basterà la "Cila" per iniziare i lavori. Come funziona

Superbonus 110% semplificato con il modulo unico
di Roberta Amoruso
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Giovedì 29 Luglio 2021, 17:34 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 10:12

Troppi vincoli e ostacoli per accedere al Superbonus 110%. La solita burocrazia rischia di frenare un incentivo potente per l’economia, oltre che un aiuto sulla strada dell’efficientamento energetico del Paese e un aiuto certo per le famiglie- visto che le spese riconosciute sono a carico dello Stato. Non dicono i dati di Nomisma che parlano di oltre 9 milioni di famiglie rinunciatarie e soltanto il 20% speso dell’importo di 18 miliardi stanziato dal governo. Eppure una correzione in corsa, seppure non esaustiva, dovrebbe arrivare da ora in poi grazie al decreto Semplificazioni appena approvato in via definitiva dal Senato. Arriva un modulo unico, valido in tutta Italia, per la Comunicazione di inizio lavori.

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Superbonus 110%, arriva il modulo unico

L’obiettivo dichiarato dal ministero della Pa, è quello di «assicurare la massima operatività e l’uniforme applicazione delle semplificazioni su tutto il territorio nazionale».

Il modulo serve a presentare al Comune la comunicazione dei lavori per il Superbonus (CILA-Superbonus), valido su tutto il territorio nazionale.

COME FUNZIONA

Per tutte le opere previste dal Superbonus, con l’eccezione di quelle consistenti nella demolizione e ricostruzione di un edificio, basterà inviare al comune un modulo ad hoc di Comunicazione di inizio lavori (in gergo tecnico Cila) asseverata da un tecnico abilitato, senza l’attestazione di stato legittimo, che rappresentava un vero ostacolo all’avvio delle opere. Non solo richiedeva la documentazione sulla regolarità urbanistica sia dell’edificio sia delle singole unità immobiliari, ma era molto difficile da ottenere soprattutto per gli edifici più vecchi perché reperire la documentazione originaria negli uffici comunali non è semplice. IL MODULI Il tecnico incaricato della redazione della Cila dovrà semplicemente indicare gli estremi del titolo abilitativo in forza del quale si è potuto costruire l’immobile, se l’edificazione è avvenuta a partire dal 1° settembre 1967, data di entrata in vigore della legge 765/67 che ha introdotto l’obbligo della licenza edilizia in tutto il territorio nazionale. Se l’edificazione è antecedente al 1° settembre 1967 basterà segnalarlo. Le opere potranno essere descritte in maniera sintetica senza allegare prospetti e nel caso di varianti effettuate in corso d’opera, sarà sufficiente inoltre comunicarle a fine lavori.

IL MODULO

Il documento unico vale per tutti gli interventi che rientrano nel Superbonus, compresi quelli che riguardano parti strutturali degli edifici e i prospetti, potranno essere realizzati con una semplice comunicazione al Comune, asseverata dal tecnico (Cila- Superbonus): le norme approvate sfoltiscono così l’eccesso di adempimenti burocratici che hanno frenato fino ad oggi l’accesso alla misura soprattutto da parte dei condomìni. Esclusi dalla semplificazione solo gli interventi che prevedono la demolizione e la ricostruzione degli edifici. Massima semplificazione anche per gli interventi in edilizia libera, per i quali basterà una semplice descrizione. Non sarà necessario neanche presentare l’agibilità, dato che gli interventi previsti dal Superbonus migliorano l’efficientamento energetico e quello antisismico.

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