Superbonus 90%, nuova cessione del credito: come funziona. E a chi spetta ancora il 110%

Le modifiche introdotte dal Dl Aiuti quater approvato in via definitiva alla Camera.

Superbonus 90%, nuova cessione del credito: come funziona
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Martedì 17 Gennaio 2023, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 06:26

Superbonus. Dal 2023 è ridotto al 90% (salvo casi in cui resta al 110%). Ma modifiche sono in arrivo anche per quanto riguarda la cessione del credito. Novità introdotte dal Dl Aiuti quater approvato in via definitiva alla Camera.

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Superbonus, nuova cessione del credito

Per il contribuente che realizza interventi usufruendo dei bonus edilizi, chi sceglie la detrazione fiscale viene rimborsato delle spese effettuate per i lavori in sede di dichiarazione dei redditi, e così facendo paga meno tasse nei cinque anni successivi.

Attraverso la cessione del credito, invece,  può cedere il beneficio fiscale a un soggetto terzo ricevendo così da subito la liquidità necessaria a iniziare i lavori.

 

IL MECCANISMO

Il meccanismo per sostenere il ricorso al superbonus che nel Decreto Rilancio, con il quale è stato introdotto, prevedeva un numero illimitato di passaggi, cosa che esponeva al rischio di fenomeni fraudolenti. Nel corso del 2022 la normativa ha subito diverse modifiche, fino ad arrivare all’ultima versione con l’approvazione del Dl Aiuti quater che sulla cessione del credito per i bonus edilizi consente cinque passaggi. Eccoli nel dettagio: una prima cessione libera; fino a 3 cessioni (rispetto alle 2 consentite precedentemente) a favore di banche, intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario e imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia; un’ultima cessione dalle banche ai clienti con Partita Iva, che dopo aver acquistato il credito non potranno cederlo a loro volta.

I crediti non utilizzati relativi al superbonus, derivanti dalle comunicazioni delle prime cessioni o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022, possono essere poi essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo anziché in quattro. La quota di credito d’imposta non utilizzata nel­ l’anno non può essere usufruita negli anni successivi e non può essere richiesta a rimborso.

In seguito ai lavori effettuati tramite il superbonus e dopo aver praticato lo sconto in fattura, per le imprese edili che si sono trovate in crisi di liquidità per non essere riuscite a cedere il credito, il Governo ha poi previsto la garanzia da parte della Sace per le banche e istituti di credito che sono restii a concedere i finanziamenti.

A chi spetta ancora il 110%

Dal primo gennaio 2023 il superbonus sui lavori nei condomìni si riduce al 90% tranne se: l’assemblea ha deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Comunicazione di inizio lavori asseverata superbonus (Cilas) o la richiesta del titolo abilitativo è stata presentata entro il 31 dicembre 2022; l’assemblea ha deliberato i lavori tra il 19 e il 24 novembre 2022 e la Cilas (o la richiesta del titolo abilitativo) è stata presentata entro il 25 novembre 2022. la richiesta del titolo abilitativo per gli interventi di demolizione e ricostruzione è stata trasmessa entro il 31 dicembre 2022.

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