Statali, allarme Inps sul Tfs: costi in più per 14 miliardi. Attesa sulla liquidazione di 3,2 milioni di dipendenti

E' il costo che dovrà essere sostenuto nel 2023 se la Consulta boccerà il pagamento differito

Statali, allarme Inps sul Tfs: costi in più per 14 miliardi. Attesa sulla liquidazione di 3,2 milioni di dipendenti
di Andrea Bassi
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Giovedì 11 Maggio 2023, 06:26 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 10:05

I giudici non hanno ancora reso nota la loro decisione. In attesa di conoscerla ci sono 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Ma a quello che stabilirà la Corte Costituzionale, guardano con apprensione anche il Tesoro e l'Inps. Se la Consulta dovesse giudicare "illegittimo" il differimento del pagamento della liquidazione dei dipendenti pubblici, che oggi ottengono loro trattamento di fine servizio fino a cinque anni dopo il pensionamento, l'Istituto di previdenza dovrebbe far fronte già quest'anno ad un esborso straordinario di 13,9 miliardi di euro.

Una cifra monstre, che è stata quantificata dallo stesso Inps e riportata dagli avvocati dell'Istituto durante la seduta pubblica in Corte Costituzionale dove la questione del Trattamento di fine servizio dei dipendenti statali è stata affrontata martedì scorso.

Anche l'avvocatura dello Stato ha battuto sul tasto della necessità di tutelare i conti pubblici. Il differimento del pagamento della liquidazione agli statali, hanno spiegato gli avvocati dello Stato, fa parte di quel novero di norme che mirano a rendere alcune misure compatibili con gli equilibri del bilancio pubblico. Ci sarebbe insomma, l'esigenza di «tutela del patrimonio dell'Inps». Gli avvocati dello Stato hanno anche sostenuto la tesi che, in fin dei conti, il pagamento differito della liquidazione non va ad intaccare l'importo della stessa.

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GLI ARGOMENTI

Un'argomentazione fragile, in realtà, in periodi di alta inflazione come quelli attuali considerando che non viene riconosciuta ai dipendenti pubblici nessuna rivalutazione per il ritardato pagamento della liquidazione. Così come può apparire debole sostenere che la tenuta dei conti dell'Inps debba essere a carico di una sola categoria di dipendenti, quelli pubblici, mentre a beneficiare delle costose forme di flessibilità e dei tagli vari dei contributi previdenziali, sono stati ancora una volta tutti i lavoratori. L'Inps e l'avvocatura di Stato hanno indicato una sorta di via d'uscita: distinguere il Tfs dal Tfr e pagare subito solo quest'ultimo. Èriconosciuto agli statali assunti dal 2001 in poi. I primi andranno in pensione tra una ventina d'anni. Il problema sarebbe rimandato. E anche l'esborso monstre.
 

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