Proseguirà spedita anche nel 2023 la stagione di assunzioni nella Pubblica amministrazione. Solo per quanto riguarda il turnover, il titolare della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, ha annunciato che saranno 156.400 le assunzioni nel 2023, dunque poco meno delle 157mila circa del 2022. La stessa legge di Bilancio prevede alcune migliaia di assunzioni: mille per la polizia penitenziaria entro il 2026, 800 per il ministero di Giustizia, 520 per la Farnesina e 300 per il ministero dell’Agricoltura. L’ex ministro Brunetta aveva promesso 100mila assunzioni l’anno, ogni anno, per un totale di oltre un milione di assunzioni entro il 2026. Molti concorsi però si sono rivelati dei flop, un po’ perché il posto fisso non attira più come un tempo, un po’ per via delle retribuzioni offerte, scarsamente competitive se paragonate a quelle del privato. Un problema per il Pnrr.
Statali, il reclutamento
L’attività di reclutamento per le professionalità utili all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza ha portato finora all’assunzione di mille esperti e di 2.800 tecnici.
Gli ingressi
Bandi in arrivo anche per 55 funzionari alla Presidenza del Consiglio, 338 assistenti di area II al ministero delle Imprese e del Made in Italy, 298 funzionari al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, 208 funzionari e 10 dirigenti al ministero degli Esteri. Spazio infine a circa duemila tirocinanti, che nel 2023 dovrebbero trovare occupazione in varie amministrazioni. Ma, come detto, non sono solo i ministeri a cercare personale. Fari puntati sul concorsone da 1.249 posti per l’assunzione di nuovi funzionari all’ispettorato del lavoro, giunto alle battute finali.
Nel 2023 dovrebbe concludersi inoltre la selezione per l’assunzione di 20 funzionari all’Autorità nazionale anticorruzione. Capitolo Regioni: sono diversi i concorsi regionali banditi da Formez nel 2022 e che si svolgeranno nel 2023. Riguardano l’assunzione di 282 ispettori e 80 collaboratori nella Regione Puglia, di 46 forestali nella Regione Siciliana, di 91 funzionari e 30 istruttori in Basilicata, di 310 funzionari in Calabria, 73 in Piemonte e 584 nel Lazio. Resta da sciogliere però il nodo dei rinnovi dei contratti 2022-2024. Al momento le risorse per intraprendere la trattativa non ci sono. Il ministro Zangrillo tuttavia ha ribadito in più di un’occasione il suo impegno a individuare le coperture necessarie già nei prossimi mesi, ma è una caccia al tesoro legata a doppio filo all’andamento dell’economia e alla guerra in Ucraina. Tradotto, quando non ci sarà più bisogno di aiuti contro il caro energia allora se ne potrà parlare.
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