Slidinglife, la start-up del divorzio si amplia e fa incontrare i propri utenti

Massimiliano Arena fondatore della Start-up
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Venerdì 27 Settembre 2019, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 17:02
Da start-up del divorzio a community di incontri. Questa è la novità di Slidinglife, la piattaforma digitale interamente dedicata alla separazione e al divorzio in tutti i suoi aspetti da quello emotivo a quello relazionale. Il team di Slidinglife ha organizzato per oggi a Roma nel quartiere di San Lorenzo un incontro tra tutti i suoi utenti, che fino a questo momento si sono conosciuti solamente virtualmente sull'sos forum della piattaforma. 

La start-up, ideata dall'avvocato Massimiliano Arena, durante l'evento presenterà anche alcuni nuovi servizi studiati per i suoi iscritti. La piattaforma, che mette in contatto i suoi 5000 utenti  con una squadra di professionisti da avvocati, a mediatori familairi, psicologi, assistenti sociali si prepara a estendere le sue funzioni. È in arrivo infatti una novità: il servizio web Parenting, che nel 2020 diventerà un'app. Si tratta di un family manager digitale che documenta ogni scambio tra i due coniugi separati o divorziati. In particolare registra il monitoraggio delle spese, il calendario e la gestione delle foto e dei video sui social.

Per quanto riguarda le spese, tutto viene tracciato e monitorato dai genitori, che possono inviarsi reciprocamente delle richieste per acquisti da effettuare o già effettuati: per esempio, l’iscrizione al corso di danza, le fatture del dentista, i costi del materiale scolastico. Il ricevente può accettare o meno l’esborso e chiedere di visionare ricevute e prove di acquisto che in caso di necessità potranno essere regolarmente presentate davanti a un giudice. Sarà possibile, inoltre, tenere sotto controllo il bilancio grazie al resoconto puntuale fornito dal servizio.

Anche il calendario risponde a esigenze molto concrete: è modificabile in tempo reale, permette di organizzare, con semplici notifiche il programma delle visite ai figli e i cambi turno. Il terzo servizio, infine, relativo alla gestione dell'immagine social dei figli fa in modo che per pubblicare una foto o un video dei figli minori un genitore possa chiedere all'altro il consenso tramite Parenting. Secondo la legge italiana, infatti, per mettere online una foto di un minore è necessario l'assenso di entrambi i tutori. 

In una realtà in cui aumenta il numero delle coppie che prendono strade diverse - nel 2013 in Italia erano quasi 150mila tra divorziati e separati mentre nel 2018 si è arrivati a quota 350 mila - Slidinglife potrebbe rappresentare un'opportunità per passare dalla dimensione virtuale a quella reale per voltare pagina. 

 
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